GIANT
III (2001)

U.S.A.
GENRE: AOR
LABEL: MTM
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REVIEWED: 2002 MARCH 30TH
RATING: 80/100

 

Ci sono creature che nascono, crescono e dopo un po’ muoiono, ma ce ne sono altre che vanno in letargo anche più volte e si risvegliano con la missione precisa di dare l’esempio, l’energia e l’incoraggiamento a tutti i loro simili quando sono in difficoltà. Creature quindi che sono sensibili alla sopravvivenza della specie ma che centellinano sapientemente il loro contributo alla causa comune.
Mi riferisco per esempio ai Journey, ai Toto ma anche ai Giant, artisti che di diritto appartengono ad una casta privilegiata dell’Aor de luxe made in Usa.
Questa lunga introduzione semplicemente per spiegare le mie sensazioni di fronte alle uscite discografiche dei signori che ho menzionato sopra, eventi che accolgo ogni volta con trepidazione e speranza come se fossero dei messia che portano luce dove regna il crepuscolo o addirittura il buio.
I Giant, ormai lo sanno anche le pietre, sono la creatura di Dann Huff, virtuoso della chitarra, risvegliata dal letargo dopo un’intensa e variegata attività di session man alla corte di nomi tipo Backstreet Boys e Megadeth, solo per citare gli estremi più distanti. Con questo terzo capitolo mi è sembrato di tornare indietro al debutto con cui i Giant stupirono il mondo intero, quel "Last Of The Runaways" che è entrato ormai nei classici del genere. Anche qui ci sono i muscoli ("Combustion" e "The Sky Is The Limit"), ma anche le carezze più morbide ("Don't Leave Me In Love" e la splendida "Can't Let Go"), qualche debolezza (la troppo leppardiana "Over You") ed una citazione storica che non guasta mai, ovvero "Bad Case Of Loving You" che conserva intatta l’energia e l’appeal della versione di Robert Palmer.
Insomma un album a cui si perdona qualche piccola debolezza sparsa qua e là e che ripristina le giuste distanze tra i Signori dell’Aor ed i suoi sudditi confermandosi come il disco del 2001 nel suo genere.
Un avvertimento: il messia potrebbe lasciarci di nuovo, quindi facciamo tesoro di ciò che abbiamo imparato...
Yes, Dan Huff’s creature is back ! Back to make us listen to brand new beautiful rock songs after a couple of years of silence. "III" is the third Giant album, of course: it sounds like their first masterpiece "Last Of The Runaways" but unfortunately I couldn’t find here a great song like "I’m A Believer".
Nevertheless there are many good songs: there are muscles (see "Combustion" and "The Sky Is The Limit"), sweet caresses (see "Don't Leave Me In Love" and the beautiful "Can’t Let Go") and the cover of "Bad Case Of Loving You" keeping the same energy of Robert Palmer’s version alive.

Luca Alberici