GEOFF TATE - S/T (2002)

U.S.A.
GENRE: ROCK
LABEL: SANCTUARY
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REVIEWED: 2003 FEBRUARY 24TH
RATING: 75/100
 

 

 

Una delle ugole più dotate che ci ha donato il panorama heavy rock dell'ultimo ventennio è proprio quella di Geoff Tate, frontman e leader dei Queensryche. Chi, ancora adesso, non trascorre 50 minuti di autentica libidine rock ascoltando quell'immortale capovaloro che risponde al nome di "Operation: Mindcrime"? Purtroppo la storia più recente ha offuscato il nome e la credibilità del gruppo americano, soprattutto con gli ultimi due lavori di qualità scadente e quindi Geoff ci riprova con il primo nato di una carriera solista nella quale ricercare probabilmente nuovi stimoli.
Verrebbe spontaneo aspettarsi un cambio di direzione musicale abbastanza netto che giustifichi l'inizio di una nuova esperienza al di fuori dei Queensryche, ma , si sa, la voce è la componente che maggiormente caratterizza l'impasto sonoro di un disco; perciò non stupitevi se ascoltando le prime note di "Forever" vi torneranno in mente "Rage For Order" o "Promised Land" anche se in chiave più pop. La sua voce si è preservata pulita e cristallina come qualche anno fa, un po' indurita dal tempo ma ancora capace di raggiungere vette di acutezza invidiabili, benché in questo disco vi si arrampichi solo raramente privilegiando saggiamente il sussurro ed il calore.
Se però lasciamo da parte l'ugola di Geoff e ci concentriamo sulla musica non si può fare a meno di notare una maggiore ricerca sonora ed una vena commerciale ("Flood") più spiccata pur senza farsi mai mancare alcune ruvidezze rock più o meno accentuate.
La splendida "Helpless" caratterizzata da un ritmo spagnoleggiante di irresistibile attrattiva avrebbe fatto gridare allo scandalo se inserita in un disco dei Queensryche mentre in questo album è l'episodio migliore. Peccato che dopo 3/4 di materiale più che confortante, dalla traccia numero 8 ("A Passenger") in poi l'album smarrisca il suo mordente e proponga 3 brani finali decisamente meno ispirati.
Comunque questo peggioramento nel finale non ridimensiona un lavoro nel complesso ben riuscito, e sufficiente a spianare la strada ad una carriera solista partita con la marcia giusta. Accaparratevelo con fiducia
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Geoff Tate is one of the most brilliant vocalist coming from heavy-rock scene of the last fifteen years. He was (but I should say he is) Queensryche singer. Do you remember "Operation: Mindcrime" ? It's considered one of the rock masterpieces of all times.
After the last two albums not so brilliant, now Geoff tries to find his own way out of Queensryche: of course it's impossible not to find some relationships with Queensryche style but it's also clear a more commercial-pop approach to music than in the past.
The album starts with a couple of beautiful songs as "Flood", "Forever" and "Helpless" (my favourite !) but unfortunately it loses its way from the eight track "A Passenger" on.
It's not an unforgettable album but it deserves to be heard and bought.

Luca Alberici