GALLEON
FROM LAND TO OCEAN (2003)

SWEDEN
GENRE: PROG
LABEL: PROGRESS
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REVIEWED: 2003 NOVEMBER 25TH
RATING: 90/100

 

Dopo il succulento antipasto servitoci dagli Spektrum, Goran Fors si riveste da Galleon e ci regala il suo disco più lungo ed ambizioso, il suo biglietto per il paradiso sinfo-progressivo, un concept album dal titolo "From Land To Ocean".
Già dall'iniziale "Three Colours" si capisce che i Galleon tentano di incarnare la vera ed unica risposta svedese agli Arena. I punti in comune con la band di Clive Noilan sono numerosi benché i Galleon riescano comunque a mantenere una propria precisa identità. "Fall of Fame" è essenzialmente una rock song dotata di ottimi break strumentali ma anche di altrettante ingenuità e spunti che sanno di già sentito. Così come "The Porch", una ballad sognante e dalle geometrie circolari; il giro melodico portante del brano è molto piacevole ma richiama alla mente "Sugar Mice" di Fish senza difficili sforzi di memoria. Con "Liopleurodon" l'album riprende quota proponendoci un brano che avrebbe tranquillamente trovato spazio come bonus track nel recentissimo album degli Spektrum.
Il primo dischetto raggiunge il suo apice creativo con le ultime 3 tracce "Land", "Solitude" e "The Price", colme di brillanti idee, aperture sinfoniche da acquolina in bocca (talvolta folkeggianti), capaci di rinnovare il nostro amore per il neo-prog. Pura emozione.
Il secondo dischetto è occupato da un'unica lunga traccia "The Ocean", che dura ben 52 minuti. La prima dozzina di minuti contiene l'Abc del neo-progressive romantico moderno: un incipit di grande atmosfera in costante crescendo viene interrotto da un'affascinante apertura di tastiere, seguita a ruota da un assolo di chitarra cristallino e di pari fascino. Poi sale il tono epico, il suono si fa più corposo ed imponente suggerendoci chiaramente il parallelismo con lo stile palesato dagli Arena delle più recenti produzioni.
Se, per definizione, è molto difficile comporre una suite convincente nella sua interezza, concepirne una così tanto lunga pare un'impresa quasi impossibile: come ovvio, quindi, "The Ocean" si concede le sue pause, i suoi vuoti ed i suoi cedimenti qualitativi alla stregua di un album di pari durata che contiene quasi sempre i 2/3 episodi più sotto tono.
Valutando l'album nella sua globalità, per me la prova può considerarsi ampiamente superata, convincendomi che "From Land To Ocean" possa rapresentare per i Galleon il loro lavoro più ambizioso, quello della maturità e della consacrazione dopo diversi anni e ben 7 album di faticosa gavetta. Per me uno dei migliori dieci album dell'anno ….
After the delicious hors-d'hoeuvre which Spektrum served us a couple of months ago, Goran Fors puts again Galleon dresses and releases his ticket to synpho-progressive heaven, a double concept album called "From Land To Ocean".
Listening to the opener "Three Colours" we argue that Galleon is now a bright swedish answer to Arena music. There are many common things with Clive Nolan's band here even if they can keep their personal identity. Wonderful starting !! "Fall Of fame" is essential a rock song with pleasant instrumental breaks but nothing really sensational. Also "The Porch" is quite good, a dreamy ballad very close to Fish's "Sugar Mice". The first disc reaches its highest peak with the last three songs "Land", "Solitude" and "The Price", three wonderful pieces of music, full of brilliant ideas, synphonic breaks, with some folky traces too. The final part of "The Price" is really emotional (mmmh I heard some of Genesis "Firth of Fifth" inside the guitar solo).
The second disc is filled with "The Ocean" only. It lasts 52 minutes. The first twelve minutes contains the Abc of romantic progressive rock of the nineties: a wonderful athmospheric introduction, then an exciting keyboards solo, followed by a guitar solo with the same beauty. The song goes on and the epic sound (and hardness) grows reminding me (I already told you before) the most recent Arena stuff.
After many years of music career and seven albums, having listened to this great work, now I can say Galleon may enter in the modern progressive rock Hall Of Fame. One of the best records of 2003 in my opinion.

Luca Alberici

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