FLYTE
DAWN DANCER (1979)

BELGIUM
GENRE: PROG
LABEL: MUSEA
WEBSITE: ///
REVIEWED: 2003 JULY 23RD
RATING: 85/100

 

Il sottobosco di band minori che cercarono di recuperare e rinvigorire l'ormai sopita golden era progressiva dei primi anni settanta è molto ricca e variegata. Soprattutto non è da sottovalutare come incapace di ragiungere livelli soddisfacenti, anzi in alcuni casi direi l'esatto contrario.
I belgi Flyte (in origine si chiamavano Grace) fecero il loro debutto nel 1979 con "Dawn Dancer" senza poi riuscire purtroppo a dare un seguito alla loro attività artistica; ma fu sufficiente questo incantevole album per inserirli nel tessuto più superficiale (e quindi meno in ombra) di quel vasto sottobosco. I Flyte ebbero l'indubbio merito di non essere troppo monotematici nell'ispirarsi ad un solo mostro sacro progressivo del loro passato ma di appropriarsi con intelligenza dello stile di band diverse pur mantenedosi sempre in ambito sinfonico e romantico.
In "Dawn Dancer" si può spaziare dal sinfonismo genesiano al lato più romantico tipico dei Camel di Mirage senza tralasciare alcuni momenti più jazzati ed imprevedibili (ma più annacquati) alla Gentle Giant e VDGG.
Ce n'è quindi per tutti i gusti con un unico, solido ed imprescindibile denominatore comune, rappresentato dall'elevata qualità di tutte le otto composizioni.
Un ulteriore bonus di positività va attribuito a Lu Rousseau, cantante mai banale nei suoi interventi e capace di arricchire la struttura musicale con vocalizzi molto originali.
E' abbastanza difficile immaginare che "Dawn Dancer" verrà mai elevato al nobile rango di classico, ma vi posso assicurare che le emozioni che regala sono di pari profondità.
The underground of synphonic prog bands who tried to continue the golden era of the seventies is very rich and varied. It's not to undervalue, above all.
Flyte (originally called Grace) came from Belgium and made their debut with "Dawn Dancer" in 1979. I used the past because unfortunately they released onlythis wonderful album . Yes really wonderful !! They deserve my good feedback because they didn't get the inspiration from an unique great band of the past but they wisely picked different elements from different bands.
You can find the Genesis style, but also the romantic attitude of earlier Camel (Mirage above all) and some jazzy traces in the vein of Gentle Giant and VDGG. All the tracks have an impressive high quality standard, heavenly sung by Lu Rousseau, a skilled and unforeseeable singer.
It's quite hard to imagine that "Dawn Dancer" will ever considered as a classic synphonic prog album but I can assure you that it gives the same deep sensations. For me a must have.

Luca Alberici