- Il sottobosco di band
minori che cercarono di recuperare e rinvigorire l'ormai sopita golden era
progressiva dei primi anni settanta è molto ricca e variegata. Soprattutto
non è da sottovalutare come incapace di ragiungere livelli soddisfacenti,
anzi in alcuni casi direi l'esatto contrario.
I belgi Flyte (in origine si chiamavano Grace) fecero il loro debutto nel
1979 con "Dawn Dancer" senza poi riuscire purtroppo a dare un
seguito alla loro attività artistica; ma fu sufficiente questo incantevole
album per inserirli nel tessuto più superficiale (e quindi meno in
ombra) di quel vasto sottobosco. I Flyte ebbero l'indubbio merito di non
essere troppo monotematici nell'ispirarsi ad un solo mostro sacro progressivo
del loro passato ma di appropriarsi con intelligenza dello stile di band
diverse pur mantenedosi sempre in ambito sinfonico e romantico.
In "Dawn Dancer" si può spaziare dal sinfonismo genesiano
al lato più romantico tipico dei Camel di Mirage senza tralasciare
alcuni momenti più jazzati ed imprevedibili (ma più annacquati)
alla Gentle Giant e VDGG.
Ce n'è quindi per tutti i gusti con un unico, solido ed imprescindibile
denominatore comune, rappresentato dall'elevata qualità di tutte
le otto composizioni.
Un ulteriore bonus di positività va attribuito a Lu Rousseau, cantante
mai banale nei suoi interventi e capace di arricchire la struttura musicale
con vocalizzi molto originali.
E' abbastanza difficile immaginare che "Dawn Dancer" verrà
mai elevato al nobile rango di classico, ma vi posso assicurare che le emozioni
che regala sono di pari profondità.
- The underground
of synphonic prog bands who tried to continue the golden era of the seventies
is very rich and varied. It's not to undervalue, above all.
Flyte (originally called Grace) came from Belgium and made their debut with
"Dawn Dancer" in 1979. I used the past because unfortunately they
released onlythis wonderful album . Yes really wonderful !! They deserve
my good feedback because they didn't get the inspiration from an unique
great band of the past but they wisely picked different elements from different
bands.
You can find the Genesis style, but also the romantic attitude of earlier
Camel (Mirage above all) and some jazzy traces in the vein of Gentle Giant
and VDGG. All the tracks have an impressive high quality standard, heavenly
sung by Lu Rousseau, a skilled and unforeseeable singer.
It's quite hard to imagine that "Dawn Dancer" will ever considered
as a classic synphonic prog album but I can assure you that it gives the
same deep sensations. For me a must have.
Luca
Alberici