FLAMBOROUGH HEAD
TALES OF IMPERFECTION (2005)

HOLLAND
GENRE: PROG
LABEL: CYCLOPS
WEBSITE: FH Official
REVIEWED: 2006 MARCH 17TH
RATING: 80/100

 

Se la prendono sempre abbastanza comoda i Flamborough Head, senza preoccuparsi troppo di timbrare il cartellino del nuovo album nei tempi canonici. Questo tuttavia significa anche preparare con calma il materiale, rivederlo e, se è il caso, correggerlo….. Non importa, quindi, che dal precedente "One For The Crow" al nuovo "Tales Of Imperfection" siano passati ormai tre anni abbondanti se poi la qualità del prodotto si mantiene inalterata.
"Tales Of Imperfection" è la conferma del buono stato di salute in cui versa il gruppo olandese di Edo Spanninga che prosegue in quella nuova direzione musicale intrapresa già con "One For The Crow" e coincisa con l'inserimento della cantante e flautista (nonché moglie di Edo Spanninga) Margriet Boomsma e del chitarrista Eddie Mulder: L'attitudine al new-prog degli inizi carriera, ancora presente e riconoscibile, è stato affiancato da una ricerca maggiore dell'eleganza e del folk sound
I dialoghi tra il flauto e la chitarra presenti in "Higher Ground" ed in "Silent Stranger" sono chiaramente riconducibili agli ultimi Camel di "A Nod And A Wink", il gruppo a cui sembrano più debitori in questo momento, ma con una fondamentale differenza: la chitarra di Eddie Mulder non è mai del tutto protagonista, ruolo invece ricoperto dalle tastiere e dal pianoforte di Spanninga.
Nella dolce ed acustica "Captive Of Fate", Magriet sembra Candice Night o Annie Haslam, scegliete voi, per timbrica vocale all'interno di un brano che predilige l'atmosfera folk medievale.
"Mantova" è l'unico episodio interamente strumentale contenente tutti gli ingredienti doc Flamboriugh Head: flauto cameliano, cambi di tempo fluidi, aperture di tastiere e frequenti inserti di pianoforte; il brano è evidentemente dedicato alla città italiana che li ospitò qualche anno fa in una delle loro frequenti calate in Italia.
Un buon album, non c'è dubbio, a cui forse manca il brano memorabile (sebbene l'appena citata "Mantova" si avvicini molto) e che non deluderà i fan del gruppo o più in generale gli amanti del folk-rock sinfonico.
I don't care if the latest Flamborough Head album is finally out after more than three years because It means more time to write, more attention, no mistakes, no imperfections (… oopps) and overall a great product. That's "Tales Of Imperfection", another winning album as well as the previous "One For The Crow" was.
Yes, the new album is the confirmation of the good health of Edo Spanninga and company and the perfect continuation of the same musical direction just coincided with the arrival of Margriet Boomsma (voice/flute) and Eddie Mulder (guitars). The symphonic new-prog attitude of early years is now balanced with a deep folk vein.
The dialogues between flute and guitars inside of "Higher Ground" and "Silent Stranger" are really effective and clearly influenced by the latest Camel stuff; I also think they have never been so close to Camel like now. The only difference is the minor contribution of Eddie Mulder, often darkened by the keys and piano.
The mellow and acoustic "Captive Of Fate" features an impressive vocal performance by Margriet very close to Candice Night or Annie Haslam singing (make your choice … it's almost the same). The song has an evocative medieval touch.
"Mantova", clearly dedicated to the italian city where they played a couple of years ago, is the only instrumental track featuring all the main ingredients of FH music: a camelian flute, dynamic changes of mood and frequent keyboards wide variations.
A very good album, no doubt, neither better nor worst than the previous one. The best moments are well distributed throughout and maybe it lacks of an absolute best track, though "Mantova" is very close to be.
No surprises ! Flamborough Head still rocks and delights !!!!

Luca Alberici

Have you a different point of view? Please write me !!!