Le ultime uscite discografiche
della Musea sono state di qualità decisamente soddisfaciente a dimostrazione
dell’ottimo lavoro di selezione e reclutamento che sta operando la famosa
label d’oltralpe. Però ogni tanto un passo falso può capitare e lo si perdona
senza difficoltà. E’ il caso di questi Ficcion, gruppo venezuelano attivo
dal 1976 ed autore quest’anno di "Sobre el abismo".
Va precisato che questi
sudamericani sono musicalmente molto preparati e le linee melodiche seppur
molto derivative, attraggono l’attenzione dell’ascoltatore e si fanno apprezzare
con sufficiente disinvoltura anche se spesso i frequenti cambiamenti di
ritmo appesantiscono troppo l’ascolto più che dare varietà a ciascuna composizione.
Già ascoltando l’iniziale
"Isla misteriosa" si rimane affascinati dalla miscela sonora fortemente
legata a Yes ed Elp, ovvero un prog sinfonico mischiato con qualche sonorità
jazz dove tastiere e basso spiccano sul resto.
Il problema è che spicca
anche la voce di Luis Contreras che rappresenta a mio parere il vero punto
debole dell’album: non mi riferisco né all’utilizzo della lingua madre né
alle sue capacità vocali, certo non eccellenti ma comunque buone, quanto
piuttosto al timbro ed alla melodia vocale troppo slegata con la musica
che rende decisamente fastidioso l’ascolto e limita la qualità del disco
nel suo complesso.
Se si esclude la voce,
"Horizontes Infinitos" è un brano ben costruito e dall’incedere
tastieristico molto accattivante, così come "Cancion para ella"
mentre "El forastero" non riesce a raggiungere la sufficienza
e costituisce il momento meno ispirato.
Non è quindi solo una
coincidenza che "Pasiones", l’unico brano strumentale e molto
alla Elp risulti a conti fatti il mio preferito in assoluto: grande tecnica
esecutiva e feeling molto seventies.
Non li avevo mai ascoltati
in precedenza e devo dire che non ne sono rimasto eccessivamente impressionato.
All
the last Musea releases reached a very good standard due to a work of strict
and clever selection. Nevertheless, in Italy we say that it’s not always
spring because sometimes things can go wrong even if it’s not hard for me
to forgive them.
That’s
the case of the last Ficcion album, a band from Venezuela with a long prog
experience being on the road since 1976.
In
the opening "Isla Misteriosa" we can immediately realize of the
good musician skill and the strong influence of Yes and Elp: we can listen
to a good symphonic prog with a jazz touch very keyboards and bass oriented.
It
sounds not really bad but it’s difficult for me to find any highlights.
Luis Contreras voice doesn’t help to improve my rating for sure and it certainly
represents the weakest point of Ficcion music.
I
also like "Horizontes Infinitos", "Pasiones" (the only
instrumental track) and "Cancion para ella" while "El forastero"
is the worst track right here.
I’ve
never heard from them before and I must say I’m not really impressed.