DREAM THEATER
OCTAVARIUM (2005)

USA
GENRE: PROG-METAL
LABEL:
WEBSITE: DT official
REVIEWED: 2005 SEPTEMBER 25TH
RATING: 80/100

 

Il sottoscritto appartiene alla schiera dei delusi della più recente produzione dei Dream Theater, a cominciare da quel "Scenes From A Memory" che a suo tempo gli si piazzò nella parte inferiore destra dello stomaco provocandogli una fastidiosa pesantezza. Un po' meglio i due lavori successivi, meno esibizionisti ma troppo duri e diretti.
Fatemi sognare per un attimo, immaginando con un tocco di immodestia che i Dream Theater abbiano letto le mie poco gratificanti recensioni dei loro ultimi due lavori e che, avendomi dato ragione, abbiano quindi confezionato proprio il disco che mi sarei aspettato da loro. Non è andata certamente così, ma il risultato è comunque il medesimo.
Si, perché i DT sono cambiati in meglio, hanno deciso di allargare maggiormente i propri confini , creando una manciata di composizioni abbastanza variegate e facendo coincidere tutto questo con un innalzamento della vena progressiva del loro stile.
Capisco che questa constatazione potrebbe essere oggetto di una critica al gruppo che effettivamente si è privato di una direzione ben precisa e stilisticamente omogenea ma preferisco farne solo un breve accenno senza andare a fondo. Mi vien solo da aggiungere che qualcosa debba essere successo in seno alla band: forse una crisi di identità oppure il riemergere di personalità represse (LaBrie e Rudess ??), in precedenza schiacciate dallo strapotere tecnico di Petrucci e Portnoy. Proprio questi ultimi, infatti, sono i grandi assenti del disco.
Non si spiegano altrimenti (ma, ripeto, non mi scervello ed accolgo con favore) la presenza di cinque brani su otto ad alta gradazione melodica, dall'accessibilità medio-alta e quasi del tutto privi di esagerazioni tecniche, come se tutti (musicisti e fans) dovessero essere accontentati.
"The Root Of All Evil" lega il nuovo lavoro al precedente perché ricalca fedelmente gli stilemi metallici di "Train Of Thought" anche se di questo disco sarebbe stato certamente il brano migliore; "These Walls" è un ottimo brano che strizza entrambi gli occhi ai Marillion recenti (vedi lavoro di tastiere e chitarra).
Discorso a parte per "I Walk Beside You": i fans più integralisti odieranno certamente un brano cosi sfacciatamente da hit-parade, ma io sono abbastanza contrario agli integralismi e quindi l'ho trovato piacevole e ben costruito sebbene destinato a durare solo una manciata di ascolti. E poi, cosa c'è di meglio di una canzoncina ruffiana ed orecchiabile suonata da grandi strumentisti ?
Il momento più debole è quello centrale con il duo "Panic Attack" e "Never Enough" dove la chitarra di Petrucci non tira fuori riff particolaremnte freschi . Lo stesso Labrie tira fuori il peggio di sé ogniqualvolta sale di tono producendosi in acuti abbastanza fastidiosi. Molto bella, invece, "Sacrified Sons" che sa far convivere in armonia riff pesanti ed un incedere pomposo e molto sinfonico.
Ma la vera sorpresa è l'omonima suite che inaspettatamente si tuffa a capofitto nel progressive sinfonico di chiara matrice britannica. L'apertura dal sapore floydiano è maestosa ed è forse l'elemento più gradito ed inaspettato; poi sale in cattedra Rudess con i suoi solismi di tastiere neo-progressive che non abbandonano mai più la scena sorreggendo i solismi di chitarra di Petrucci; questi purtoppo non resiste alla tentazione di esagerare con alcune sue masturbazioni, ma è sufficiente attendere una trentina di secondi ed il brano rientra nei mie binari preferiti. Una suite mozzafiato, l'apice sinfo-progressivo mai raggiunto in passato dai Dream Theater.
Che dire: "Octavarium" non è un capolavoro in senso assoluto, ma come successore degli scialbi "Six Degrees…" e "Train Of Thought" è un ottimo disco ed un buon punto di ri-partenza per il futuro prossimo della band.
As you could read in these pages, I'm not a great fan of the latest Dream Theater works. "Six Degrees.." and "Train Of Thought" were too metal oriented in Metallica vein, in my opinion and only few tracks really satisfied me.
Now the things are changed: I don't think DT have read my negative reviews but something happened in DT minds.
"Octavarium" is a great album and their most sympho-progressive work to date.
"The Root Of All Evil" sounds like "Train Of Thought" stuff but It would have been the best track inside there.
"These Walls" is another brilliant song, quite hard but really melodic in latest Marillion vein.
"I Walk Beside You" is basically a pop song, nothing more. But I like it ! I usually like pop songs performed by excellent musicians.
I think the weakest tracks are cetainly "Panic Attack" e "Never Enough" where both Petrucci's guitar riffs and LaBrie's voice are not at their best.
Finally the eponymous suite, the living proof of Dream Theater's change of direction: it's an emotional song, full of satisfactory keyboards themes and symphonic changes of mood. A breathtaking suite, maybe their most progressive song.
"Octavarium" is not a masterpiece, but after the two previous albums, it's very close to be. Recommended.

Luca Alberici

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