Il cd che sto per illustrarvi
è la prima parte del concept "Universal Migrator" del polistrumentista
olandese Arjen Lucassen, le cui principali influenze sono ormai chiare a
tutti i fan degli Ayreon: Pink Floyd su tutti ma anche echi di Vangelis
ed Alan Parsons Project. Sono quasi certo di non dovermi smentire in futuro
se in questo momento considero "Dream Sequencer" l’album migliore
degli Ayreon seguito solo da "Actual Fantasy" e rintengo che Arjen
sia d’accordo con me.
E’ il lavoro che suona
più alla Floyds e che contiene il maggior numero di brani ad alto livello
compositivo.
Come in passato, Ayren
si è fatto aiutare per le parti vocali dai "soliti" amici: Lana
Lane, Johan Edlund, Edward Reekers, Damian Wilson.
L’introduzione è affidata
a "The Dream Sequencer" strumentale e molto floydiana seguita
dalla maestosa "My House On Mars" con un egregio lavoro di chitarra
e tastiere. In "One Small Step" canta Edward Reekers che ho ufficialmente
eletto singer ideale degli Ayreon e che marchia un brano molto alla Vangelis.
Solo "Dragon on The Sea" è un po’ ripetitiva ed è l’unico brano
al di sotto della media mentre "And The Druids Turn To Stone"
è il mio brano preferito perché mi ricorda la mitica "Forevermore"
di "Actual Fantasy". Un altro highlight dell'album è "The
Shooting Company Of C..." una calvacata epica di tastiere di grande
atmosfera.