- Essere poco
originali e sconfinare spesso e volentieri nel plagio più becero
è un reato ormai caduto in prescrizione, ma solo alla sacrosanta
condizione che si sia almeno capaci di scrivere buone canzoni. Se poi si
suona il tanto amato/odiato neo-prog che a detta di molti sta al prog come
il pop sta al rock, si rischia solo di amplificare ed esacerbare i toni
dei giudizi negativi che si ricevono.
Con questo mini esordio, gli svizzeri Deyss hanno suscitato nel sottoscritto
(amante dichiarato del neo-prog serio ed intelligente) solo fastidio ed
insofferenza: "At King" è uno striminzito contenitore (30
minuti o poco più) di brani piatti, sdolcinati e miseramente vuoti
di contenuti. Il vero problema, come già detto, non è l'aver
fotocopiato un album di neo-prog del passato (sia nei contenuti che nella
grafica), ma è l'averci propinato una manciata di composizioni al
limite del ridicolo. Non bastano un po' di tastiere, qualche testo fantasy
ed una copertina ben fatta per poter dire di essere un gruppo neo progressive.
Ci vuole ben altro per non (s)cadere nel ridicolo e per non alimentare i
già numerosi detrattori di questo genere musicale.
Il mio consiglio è di tenersi a debita distanza da questo album e
destinare gli euro per acquisti di spessore superiore, impresa in questo
caso tutt'altro che difficile .
Ogni ulteriore commento è superfluo tanto quanto la musica contenuta
in "At King".
- It's not a crime anymore
for a neo-prog band not to be so original: the only condition is to be able
to write good songs, according to me. Deyss couldn't do that.
"At King" is the debut mini cd of this band from Switzerland:
it's a 30 minutes album totally lack of inspiration: a good cover-art, some
keys and fantasy lyrics are not enough to be considered as a neo-prog band.
Please don't lose your euros for this kind of cds and save them for something
better. It's not so hard to find it.
Any further comment is superflous.
Luca
Alberici