DEMON - TAKING THE WORLD BY STORM (1988)

UNITED KINGDOM
GENRE: HEAVY-ROCK
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REVIEWED: 2002 JUNE 3RD
RATING: 85/100

 

Strana storia quella dei Demon oltre che già sentita spesso in passato: pur non avendo mai raggiunto un vasto successo di pubblico e di critica, hanno sempre eroicamente resistito ai non eccelsi dati di vendita ed al comprensibile sconforto che ne derivava.
La loro discografia, inaugurata agli inizi degli anni '80 con "Night Of The Demon", è composta da un nutrito numero di album che hanno fatto la felicità di una piccola schiera di fans affezionatissimi, tra cui anche il sottoscritto: da buon gruppo inglese ottantiano attingevano a piene mani dalla "New wave Of British Heavy Metal" e quindi potevano essere accostati ai gruppi benchmark del movimento come Iron Maiden, primi Def Leppard ed affini, con la differenza non trascurabile, a loro favore, di un uso massiccio di tastiere e di un senso della melodia molto più spiccato.
"Taking The World By Storm", uscito nel 1988, è l’album dei Demon più maturo e completo inciso fino a quel momento (nel sondaggio presente sul sito ufficiale è stabilmente in cima alle preferenze dei fans) ed, in chiave retrospettiva, gli va accreditata un’ indubbia importanza storica. Mi spiego: la data di uscita di quest’album è di 6-7 anni anteriore all’esplosione del progressive metal (collocabile con il successo commerciale dei Dream Theater/Soul Cages negli Usa e dei Royal Hunt in Europa) eppure in questo disco sono già presenti svariati elementi che avrebbero contraddistinto e reso celebre negli anni successivi un genere che ancora adesso fa proseliti in tutto il mondo.
Un album, quindi, che ha anticipato una svolta importante nella recente storia del rock duro, ovvero l’incontro tra il metal più diretto ed aggressivo ed il prog più riflessivo e complesso. "T.t.w.b.s" è ancora un disco troppo ancorato ai clichè metal per essere già considerato prog-metal, ma anche troppo vario, intelligente e melodico per essere un banale esempio di heavy metal anni ’80. Se si esclude solo l’iniziale "Commercial Dynamite", brano tiratissimo e che evidenzia nel cantante il loro punto più debole, già con la successiva title-track (bellissimo il riff portante di chitarra) è un susseguirsi di emozioni tra ritmiche metal ed atmosfere più classiche.
"Remembrance Day" è l’episodio più riuscito e quello che rappresenta meglio i concetti appena espressi per merito soprattutto del lungo intro strumentale di tastiere e fiati e per l’incedere epico del ritornello.
Provate a chiedere ai Royal Hunt da quali band del passato hanno tratto ispirazione per comporre le loro canzoni e se la risposta è quella che penso non sottraetevi all’ascolto dell’album. Se invece non vi interessa l’aspetto storico rimane comunque un grande disco per nulla anacronistico e dalla godibilità assicurata.
Strange story (even if already told many times before) the one about british rocker Demon: they’ve never caught a wide success but they’ve always strenghtly resisted to sale statistics and the consequent depression. In my opinion "Taking the.." of 1988 is the most brilliant album they recorded and very important from the historical point of view. I mean, they belonged to the NWOBHM music stream but this is not a simple heavy metal album, because of a great variety of orchestrations, a strong keyboards orientation and an unique sense of melody (Iron Maiden and early Def Leppard hadn’t !!).
I think "T.T.W.B.S" anticipated the official birth of Progressive Metal of about 5 years.
Please listen to "Remembrance Day" and you won’t believe to your ears: a sweet intro with keys, flute and orchestra followed by an epic metal rhythm..Have it !!!

Luca Alberici