DAY SHIFT
IMAGINARY MENAGERIE (2005)

UK
GENRE: PROG
LABEL: INDEPENDENT
WEBSITE: DAY SHIFT official
REVIEWED: 2006 FEBRUARY 17TH
RATING: 65/100
 

 

Non c'è più alcun dubbio: il successo, anche commerciale, dei Radiohead e dei Porcupine Tree insieme alla sempre più frequente riscoperta del rock psichedelico e dello space-rock contaminato con l'hard rock ha fatto si che in Inghilterra esplodesse una vera e propria invasione di discepoli di questo genere. A caso mi vengono in mente i Root, i Blue Drift ed i Pineapple Thief ai quali si affiancano ora questi Day Shift, x ragazzi provenienti dal sud dell'Inghilterra.
Tuttavia, rispetto ai gruppi citati, i Day Shift sono più aggressivi e spigolosi: le sferzate chitarristiche in "The Happy Elephant" ed in "The Alternative Magpie" (questa però dal ritmo più cadenzato) sono incalzanti e creano un muro sonoro resistente accompagnato però da una melodia vocale fluida e melodica. Purtoppo la voce di Bob Leek è tutt'altro che irresistibile, non brillando particolarmente sia per timbro che per intonazione ed è anche abbastanza noiosa e poco versatile. Al contrario è ottima la prestazione dell'ospite Archie alle percussioni, per la verità non del tutto inaspettata perché abbiamo già avuto modo di apprezzarlo nei Blue Drift e nei Morrigan.
La musica è dunque molto robusta, dinamica e condita di effetti sonori elettronici che rendono l'atmosfera molto spaziale; anche in questo caso c'è da evidenziare la presenza di un "ma" o un "però" di troppo poiché la qualità dei brani non riesce quasi mai ad elevarsi a livelli sufficientemente elevati. E ci si mette pure la qualità della registrazione non propriamente eccelsa, troppo impastata e poco brillante.
Al contrario impressiona piacevolmente il finale di lavoro con "The Unwashed Platypus" dove per la prima volta vengono lasciate da parte le spigolosità in favore di un suono più raffinato e vicino allo space-rock più atmosferico. E' il brano più lungo ed anche il più riuscito anche perché il chitarrista Nick Beere tira fuori tutto il David Gilmour che alberga in lui.
Nel complesso dunque, "Imaginary Menagerie" è un esordio da rimandare a settembre, con più difetti che pregi: io comincerei innanzitutto a lavorare su una migliore qualità sonora per dare al prossimo lavoro una cornice dignitosa dal quale emergano, speriamo, idee più brillanti.
No one can ignore the fact that the psychedelic/space rock scene is growing more and more in Great Britain under the flag of Radiohead and Porcupine Tree. I'm talking about bands like Root, Blue Drift, Pineapple Thief but also about these guys from southern England who joined together in 2004.
As a matter of fact, "Imaginary Managerie", Day Shift's debut album shows a more aggressive and metal vein than the bands mentioned before: the wall of sound built by the guitar inside "The Happy Elephant" and "The Alternative Magpie" is so hard, though the vocals themes are quite soft and melodic. Everything is accompanied by a very spacey keyboards and sound effects.
I must say there are more weak points than strong in this album: the songwriting is not always inspired and the recording is quite poor in my opinion.
My favourite track is "The Unwashed Platypus" where the band forgets the hard-edged sounds for a while, showing more refined and spacey atmospheres; besides Nick Beere plays his guitar in David Gilmour vein here.
I think Day Shift should work on a better recording trying, in the meantime, to find better ideas to put in the next album. I would start just from the final and best track of the album.

Luca Alberici

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