DARE
BENEATH THE SHINING WATER (2004)

UK
GENRE: AOR
LABEL:
WEBSITE: Dare official
REVIEWED: 2005 MARCH 2ND
RATING: 65/100
 

 

Dopo il pluridecorato esordio "Out Of The Silence" uscito nel'ormai lontano 1988 e di cui sono tuttora profondamente innamorato, non sono mai riuscito né a parlare male dei successivi lavori dei Dare ma neanche a decantarne cosi tanto le virtù. L'ex Thin Lizzy Darren Wharton si è infatti incanalato con testardaggine tipicamente inglese nel filone Aor/folk melodico e, seguendo fedelmente questa linea, ha realizzato ben cinque album, l'ultimo dei quali ("Beneath The Shining Water") dichiara i suoi intenti conservatori a cominciare dal titolo stesso.
I dieci brani sono tutti molto melodici e sdolcinati, morbide ballate da colonna sonora di una pellicola a sfondo sentimentale ambientata in luoghi tanto suggestivi quanto misteriosi. Pur non mettendo in dubbio l'oggettiva bellezza delle composizioni, non posso esimermi dal constatare l'abbondanza di clichè utilizzati da Darren in sede compositiva. Le tracce si assomigliano quasi tutte ed assomigliano a quelle dei dischi precedenti: la title-track, "Allowed To Fall" e "The Battles That You've Won" non si sottraggono a questa poco gratificante descrizione ma riescono almeno a vivere di una luce propria e non riflessa. Terminati i 40 minuti di ascolto, questi sono gli unici tre episodi meritevoli di considerazione ed il bilancio mi sembra francamente un po' troppo limitato.
"Beneath The Shining Water" è quindi un album che scorre via liscio come l'acqua fresca e "scintillante" delle highlands scozzesi senza evidenti cadute di tono ma che lascia una gradevole traccia del suo passaggio solo per pochi istanti.
The first Dare album "Out Of The Silence" is still one of my favorite Aor albums of all times. Great songs, charming melodies and refined production. Unfortunately, I can't tell the same things about the following five works, including the latest "Beneath The Shining Water". Maybe only "Calm Before The Storm" had reached almost the same beauty of the debut album.
The music style is always the same melodic Aor/Folk: the ten tracks are all mellow ballads so good for a love-story movie soundtrack. I mean, they're not bad songs, they're quite pleasant , but full of annoying cliches; each one seems like the previous and the following track. However I have my three favorites: the title-track, "Allowed To Fall" and "The Battles That You've Won".
Overall the album flows like the fresh and shining waters of Scottish highlands, leaving a trace for few seconds, no more.

Luca Alberici

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