COLLAGE
MOONSHINE (1994)

POLAND
GENRE: NEO-PROG
LABEL: SI MUSIC
WEBSITE
REVIEWED: 2002 JANUARY 4TH
RATING: 90/100
La Polonia è un paese che non ha mai avuto una tradizione musicale di rilievo e quindi non ha neanche mai esportato molto, ma nell’ultima decade ha sfornato una serie di bands decisamente valide, almeno in campo progressive. I Quidam, gli Abraxas ed i Collage sono solo gli esempi più rappresentativi.
I primi "tasselli" dei Collage cominciano a prendere forma nel 1985 ("quando in Polonia nessuno suonava progressive", così dice la band sul sito ufficiale) e dopo 2 buoni album e diversi avvicendamenti nella line-up, ecco arrivare nel 1994 il messia, l’album definitivo, il loro capolavoro: "Moonshine". Ascoltando le prime note di "Heroes Cry" si intuisce di essere di fronte ad un album veramente importante: le tastiere suonano maestose e fanno da preludio ad un brano di una bellezza entusiasmante. Che inizio ragazzi !!!!
La successiva "In Your Eyes" non ti permette di respirare perché il pathos che trasmette è di pari intensità ed i timpani delle orecchie puntano decise agli speaker dello stereo. Si sentono chiaramente quali sono i gruppi che hanno influenzato il songwriting dei Collage: Marillion ed Iq soprattutto, ma anche Pendragon e qualcosa dei Twelfth Night (in alcuni passaggi di chitarra). I testi sono fortunatamente in inglese e sono cantati con assoluta maestria da Robert Amirian, la cui pronuncia non tradisce mai la sua provenienza non certo anglosassone.
Con "Lovely Day" il disco "finalmente" ci concede una pausa per prendere fiato: il brano è abbastanza debole e sottotono rispetto al resto anche se non si può certo parlare di canzone da scartare.
E adesso permettetemi di trovare gli aggettivi adatti per descrivere la quarta traccia "Living In The Moonlight": proverei con "divina" ma aggiungerei anche "celestiale". Un capolavoro di melodia ed armonia con la  chitarra e le tastiere che dipingono un quadro di una bellezza superiore, una vera sinfonia per i timpani e che difficilmente si dimentica. E' proprio grazie a questa gemma che l'album ha venduto molto in tutto il mondo ed è ancora adesso il più apprezzato. 
"The Blues" ha un inizio molto heavy e Robert Amirian prende subito per mano la canzone con una prestazione vocale da brividi lungo la schiena; il brano è molto intenso e carico di energia.
"Wings In The Night" ha un bellissimo ritornello "Why, Why, Why......" che si incastra a meraviglia all’interno di una linea melodica piena di cambi di direzione.
Ormai da qualche minuto ci troviamo in Paradiso e pensavo che la libido potesse crescere solo di fronte ad una bella donna......Una fuga strumentale di tastiere ci introduce ai 12 minuti e più di "Moonshine" che va considerata una vera e propria sinfonia contemporanea, a tratti eterea, a tratti più robusta, in sintesi un manifesto di sinfo-prog.
Riuscirò a trovare un difetto evidente almeno nella conclusiva "War Is Over"? La risposta esatta è no. Seppur più semplice e convenzionale nelle trame perché prive di preziosismi, il ritornello è molto piacevole e ben costruito. 
Insomma, i Collage non hanno inventato il progressive rock e neanche lo interpretano con originalità e personalità perché i richiami agli artisti che li hanno influenzati sono molteplici, ma a costo di sembrare esagerato a molti, non esito a considerare "Moonshine" fra i 10 album neo-prog più belli della storia.
COMING SOON

Luca Alberici