- Il progetto Clearlight
del pianista transalpino Cyrille Verdeaux affonda le sue radici verso la
metà degli anni settanta ed è costellato da un nutrito numero
di realizzazioni discografiche di cui la ormai famosa "Kundalini Opera"
(ben sei cd dalla metà degli anni ottanta ad oggi) ne è senz'altro
l'apice compositivo. La musica di Cyrille, prevalentemente strumentale,
può essere scomposta in una base solida di prog sinfonico, ovvero
lo zoocolo duro, il punto di partenza, arricchito poi di contaminazioni
New Age e folk che la colorano di tinte tenui e rilassanti.
Questa "Sinfonia Infinita" (mai un titolo è stato così
azzeccato), pubblicata nel 2003, è un'opera maestosa e dall'incredibile
potere evocativo, oltreché ricca di apprezzabili sfumature e sapienti
tocchi di classe dei numerosi musicisti coinvolti nel progetto.
La struttura portante dei sei movimenti richiama molto da vicino la leggerezza
della New Age, ma questa è arricchita di numerosi spunti solisti
che colmano i vuoti e la ripetitività che sono il limite noto della
New Age.
Si sentono spesso interventi solisti della chitarra di Peter McCarthy ed
ancor più copiosamente quelli di sassofono del bravo Didier Malherbe,
che contribuiscono ad aumentare notevolmente il peso specifico del disco.
Non ho preferenze particolari da esprimere, perché tutti i sei movimenti
si attestano su ottimi livelli compositivi: il primo movimento impressiona
subito per la sua linea melodica accessibile ma decisamente ben congegnata.
Il quarto movimento è monopolizzato, nella sua parte centrale, dal
violino di Trevor Lloyd e dal flauto di Richard Hardy che lo caratterizzano
come il brano più celtico e folk.
Il quinto movimento è quello dal maggior tasso sinfonico e genesiano:
la splendida melodia della chitarra hackettiana di John Thomas rievoca con
grazia e molto gusto l'intensità emotiva di "Firth Of Fifth"
(non le partiture musicali) ma senza trovare mai il suo sfogo liberatorio.
Si rimane sempre in una dimensione sospesa ma non nell'incompiuto, anzi
il finale di pianoforte e violino (non vi ricorda un po' il tema di Star
Trek?) è assolutamente da incorniciare. Ma si, mi posso sbilanciare:
il quinto è il movimento che prediligo !
Alle percussioni troviamo il compianto Shaun Guerin, prematuramente scomparso
nel 2003, che regala anche il suo timbro alla Phil Collins all'unico movimento
cantato, il terzo, che rimarrà alla storia come la sua ultima performance
vocale.
"Infinite Symphony" è un piccolo gioiellino di musica scritta
con il cuore, suonata con le palle e confezionata dal pennello ormai storico
di Paul Whitehead. Disco consigliato, ma se ancora non conoscete le gesta
passate di Cyrille, approfitto dell'occasione per estendere la raccomandazione
anche ai suoi dischi precedenti.
- The Clearlight project,
led by the french keyboardist Cyrile Verdeaux, finds its earliest roots
back in the mid-seventies. Several works have ben released since the beginning
but the well-known "Kundalini Opera" (six cd's from mid-eighties
on) is the top of his production. Cyrille's music is mostly instrumental
and can be basically described as a symphonic prog base enriched with New
Age and folk traces.
"Infinite Symphony" is the most perfect among the titles: all
the six movements are majestic and really evocative with several musicians
involved in the project. You can often hear guitar solos by Peter McCarthy
and even oftener the saxophone played by Didier Malherbe.
There's not a particular movement I give my preference to: the first one
is really impressive, built on quite easy (but very well conceived) melodic
lines. The fourth movement is ruled (especially in the middle part) by the
Trevor Lloyd's violin and the Richard hardy's flute and I think that's the
reason why it sounds as the most folkish track.
The fifth movement shows the highest symphonic (in Genesis vein) peak of
this work: the hackett-like guitar is wonderful and the final part (ruled
by the piano and violin) of this song is absolutely stunning; it reminds
me the "Star Trek" main theme, doesn't it ?? Mmmhh, yes I can
tell you the fifth movement is my favorite….
Finally it's use to recall that Shaun Guerin (R.I.P.) plays drums and also
sings in the third movement.
"Infinite Symphony" is overall a little jewel of music written
with heart and soul, played with high skillness and refinedly packaged.
Infact the cover's painting is by Paul Whitehead.
A recommended effort, but if you stiil don't know Cyrille's music, I also
recommend his previous discography.
Luca
Alberici
Have
you a different point of view? Please write
me !!!