Dal giorno in cui ho
ricevuto questa copia promozionale dell'ultima fatica dei brasiliani Cartoon
al momento in cui mi sono deciso a buttar giù queste righe sono passate
diverse lune e si è finalmente messo a piovere dopo un'estate torrida.
Ma non fraintendetemi, non mi sono né impigrito né ho snobbato
"Bigorna", ho semplicemente avuto bisogno di un po' di tempo e
più di dieci ascolti per farmi un'idea chiara e circoscritta di questo
lavoro.
Vero che non gli dareste una lira (ooops..un centesimo)? Il nome sembra
quello di una band pseudo-demenziale che non si prende troppo sul serio
e dedita ad una musica di puro intrattenimento , le copertine dei loro dischi
(sono due compreso questo) mostrano con puntualità e copiosità
buffi pupazzi e disegni divertenti e coloratissimi. Infine, riproponendo
l'ennesimo disco dedicato alla saga di Re Artù (con tanto di fumetto
in brasiliano allegato) hanno voluto prendere e prendersi un po' in giro,
stravolgendo l'identità dei soliti personaggi sostituendoli addirittura
con le divertenti macchiette menzionate sopra.
Ciò che rimane da analizzare è la musica e questa, credetemi,
è tutt'altro che una presa in giro: prog sinfonico alla Yes soprattutto,
rock americano, epic, folk, pop. Nessuno di questi in particolare ed un
po' di tutto. E' un concept album ben congegnato, molto gradevole e teatrale,
quasi un musical per come è strutturato. Forse in alcuni frangenti
è un po' troppo dispersivo e direi che non brilla tanto per la presenza
di singoli brani veramente indimenticabili (ad eccezione forse dell'iniziale
"Prologue", di "Guinevere" e di "The Last Battle",
non a caso gli episodi più chiaramente symphonic prog) quanto per
l'impressione generale che nel complesso "Bigorna" ci lascia allo
scadere del suo settantatreesimo minuto.
Da registrare infine l'ottima prova del cantante Khadhu , ottima ugola,
mai banale e dalle buonissime capacità interpretative.
Insomma, al contrario di quanto sostengono i Cartoon, "Bigorna"
non è decisamente la vera storia di Re Artù e dei suoi cavalieri,
ma almeno musicalmente (ed è quello che veramente conta) non ci sentiamo
affatto presi in giro.
After ten/twelve listenings
of the last Cartoon album entitled "Bigorna" I finally wrote this
comment. Please don't misunderstand, I didn't became lazy and I neither
snubbed this album. I only wanted to take my time in order to give a complete
view of this band from Brazil.
Cartoon introduces itself with a multicoloured cd cover full of funny puppets.
They would like to make us believe to have told the true story of King Arthur
and the round table knights changing the original characters with the above
mentioned puppets. So the first impression could have been of a pseudo-demential
band playing an amazing poppy rock and pulling everybody's leg. Please come
back, that's the wrong way !!
Believe me ! Cartoon's music is really far from that comprehensible first
impression you might have. It takes inspiration from Yes synphonic prog,
american rock, epic, folk and pop. Nothing of them in particular and a little
of everything. "Bigorna" is a well-done concept album, absolutely
enjoyable and so theatrical. After 73 minutes of music you don't think to
have listened any unforgettable songs (except real gems like "Prologue",
"Guinevere" and "The Last Battle") but the actual strenght
of this album is just the so high quality average. I also would like to
underline the great performance of Khadhu, a so brilliant singer and a great
sense of music interpretation.
Overall, despite of what Cartoon want to make us believe, "Bigorna"
is not really the true King Arthur story, but at least from the musical
point of view, I don't feel myself joked by them !!