CANVAS SOLARIS
PENUMBRA DIFFUSE (2006)

USA
GENRE: PROG-METAL
LABEL: SENSORY
WEBSITE: CS official
REVIEWED: 2006 APRIL 3RD
RATING: 65/100
 

 

Sono americani (precisamente della Georgia), sono un trio e si cimentano in una proposta interamente strumentale per l'etichetta Sensory. Tre indizi fanno una prova, diceva qualcuno. La prova è che i Canvas Solaris non potevano che dedicarsi ad un progressive metal complesso e cerebrale secondo la tradizione statunitense, poco propenso alla melodia (anche se assai più che in passato), iper-tecnico,. Per intenderci, "Penumbra Diffuse", il loro terzo lavoro, segue più o meno le stesse caratteristiche dei loro connazionali At War With Self, Kopecky e Parallel Mind.
Tuttavia il gruppo americano non raggiunge i livelli di gradimento personale toccati dai colleghi appena citati per colpa dell'eccessivo protagonismo del chitarrista Nathan Sapp, il quale nella maggior parte dei brani offre un alienante susseguirsi di riff chitarristici abbastanza ripetitivi, lasciando spazio troppo di rado a soluzioni alternative artisticamente ben più rilevanti. Andando nel concreto, li preferisco di gran lunga in "Panoramic Long-Range Vertigo" dove il denso ed aggressivo lavoro di chitarra è calato in un contesto più variegato e maturo, con momenti anche rallentati e più d'atmosfera grazie all'uso del synth e di una strumentazione percussiva atipica. Ma lo stesso dicasi anche per "Psychotropic Resonance" e per l'ottima "Luminescence" che chiude il disco.
La centrale "Vaihayasa" non fa testo perché cambia completamente le carte in tavola, con la sola chitarra classica che si produce in un tema spagnoleggiante.
L'estremo opposto ed a mio parere meno interessante è rappresentato da "Horizontal Radiant", "Accidents In Mutual Silence" e "To Fracture", dove l'incosistenza e la noia trovano purtroppo la loro massima espressione.
Se avete capito in che ambito si muovono i Canvas Solaris, ribadisco che questi georgiani non ne rappresentano la punta di diamante, sebbene i tre brani menzionati si facciano apprezzare per fantasia ed espressività. Non entro nel merito delle capacità tecniche del trio che comunque non mi sembrano affatto in discussione.
"Penumbra Diffuse" is the third album by the USA three-piece Canvas Solaris from Georgia. They play an high-skilled , cerebral and complex progressive metal in the vein of some colleagues as At War With Self, Kopecky and Parallel Mind.
I cited these three names just to let you know which are my favourite current acts of this genre and also to underline that, unfortunately, Canvas Solaris is quite far from that excellence.
I mean, album by album, the band has been providing a more mature and varied approach to music, but I still found an extreme presence of Nathan Sapp's aggressive guitar parts ruling the game. Too much rarely Nathan leaves the right space to the alternative solutions made of good atmospheric interludes and so varied percussions.
That's why I like songs like "Panoramic Long-Range Vertigo", "Psychotropic Resonance" and the brilliant "Luminescence" more than the uninteresting "Horizontal Radiant", "Accidents In Mutual Silence" and "To Fracture".
The three good mentioned track as well as the skilled playing are the main reasons "Penumbra Diffuse" anyhow deserves my pass-mark.

Luca Alberici

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