- "Cortical Tectonics" è il terzo album degli americani Canvas Solaris ed un ulteriore passo avanti nel cammino che sta portando il gruppo della Georgia da status di band death-metal a portabandiera di un metal cerebrale e tecnico. Sembra proprio inevitabile che se possiedi un buon bagaglio tecnico prima o poi prendi le distanze dal metal più istintivo e povero di contenuti per spostarti su strutture più complesse , variegate e più gratificanti da suonare. Ma con un grande rischio in agguato: prenderti troppo sul serio, risultare troppo macchinoso, cervellotico e noioso.
Devo dire che “Cortical Tectonics” esce dall’agguato con qualche acciacco ma complessivamente integro.
E’ veramente difficile non accostare la loro musica a quella dei Gordian Knot, cosi ben infarcita di richiami ai King Crimson da ammaliare anche gli ascoltatori di rock progressivo. Troviamo atmosfere molto liquide, acustiche (la vera novità rispetto agli esordi), talvolta alienanti ma aggraziate da una costante melodia di fondo, alternate ad un uso massiccio di chitarra elettrica vorticosa, ricca di stacchi e di cambi di tempo. Il problema legato a questa seconda peculiarità è che alcune delle composizioni si aggrovigliano su loro stesse senza poi riuscire a ridistendersi.
In qualità di non fanatico di questo genere musicale, sono abbastanza rigido nel selezionare la migliori espressioni ed i Canvas Solaris, senza entusiasmarmi troppo, rientrano comodamente nella fascia intermedia delle mie preferenze.
Luca
Alberici
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