CAMEL
THE PARIS COLLECTION (2001)

U.S.A.
GENRE: PROG
LABEL: CAMEL PRODUCTIONS
WEBSITE: CAMEL OFFICIAL
REVIEWED: 2001 DECEMBER 2ND
RATING: 85/100
 
Nella recensione del concerto di Torino nel 2000 manifestai a chiare lettere il desiderio di poter ascoltare presto la testimonianza su disco della tournee. Poi il mese scorso, navigando sul sito ufficiale della band, ho appreso dell’imminente uscita di "The Paris Collection" che però, per volere di Latimer, sarebbe uscito singolo e non avrebbe proposto l’intero set. Non posso nascondervi la delusione per questa scelta di scuderia, perché lo spettacolo offerto dai Camel era stato da 5 stelle, vario ed appassionante.
Il cd, quindi,, è solo un riassunto dell’esibizione di Parigi nell’ottobre del 2000 e l’apertura è affidata alla strumentale "Ice": il suono è pulito e valorizza egregiamente i passaggi della chitarra di Latimer. Si prosegue con una bellissima versione in chiave + moderna di "Chord Change" tratta da "Moonmadness".
"Fingertips" e "Slow Yourself Down" sono solo due esempi del mini set acustico con cui hanno diviso ciascun concerto a metà: in particolare "Slow..." è stata decisamente migliorata grazie ad una rivisitazione più ritmata e moderna. "Sahara" viene proposta in tutto il suo fascino in una versione sostanzialmente identica all’originale ed è l’unica (sigh!) testimonianza estratta dall’ultimo studio cd "Rajaz". "Lady Fantasy" in tutto il suo splendore chiude la track-list.
Tutto perfetto ? Beh no, il difetto lo si trova sempre: per esempio al posto di "Ice", già inclusa in un precedente live ufficiale, poteva essere inserita "Song Within A Song" o quantomeno una song di "Rajaz".
Concludo dicendo che le ultime notizie danno Latimer e Guy LeBlanc impegnati nella preparazione del materiale per il nuovo album in studio: sarà certamente un’attesa snervante, almeno per me. 
Uuuuhhh, a new Camel release!!! Is it a live album ? Yes, there’s only old stuff, nothing new, but I don’t care because it’s a Camel release. I saw them for the first time on stage during their last 2000 tour (even if I loved them since "Stationary Traveller"). It’s a pleasure to listen to the acoustic versions of "Slow Yourself Down"and "Fingertips". But It’s a pity "The Paris collection" is only a collection of songs they played around the world.
Anyway, I recommend this live album, anxiously waiting for the new studio release.

Luca Alberici