CAMEL
A NOD AND A WINK (2002)

U.S.A.
GENRE: PROG
LABEL: CAMEL PRODUCTIONS
WEBSITE: CAMEL OFFICIAL
REVIEWED: 2002 AUGUST 29TH
RATING: 90/100
Penso sia inutile tediarvi con la descrizione delle enormi aspettative che ripongo su ogni uscita discografica dei Camel e della grande felicità con cui di solito accolgo l’evento. E quindi non lo farò !
La colpa principale è proprio dei Camel stessi che, da quando è iniziata la loro nuova avventura americana, se la prendono comoda uscendo con cadenza triennale e costringendo i fans più accaniti ad una snervante attesa. Ma ho imparato che il trucco per sopravvivere sta più nel saper aspettare che nell’ accontentarsi di uno zuccherino ogni tanto, come è successo l’anno scorso con "The Paris..", un reportage della loro ultima tournee mondiale che a suo tempo giudicai troppo poco esauriente (sono proprio queste operazioni poco esaurienti che favoriscono il proliferare dei bootleg....).
Ma eccolo finalmente "A Nod and A Wink": un album che non è stato concepito per stupire o per prendere di sorpresa, ma neanche per stravolgere il concetto di musica che i Camel hanno maturato nel corso degli anni e che li ha portati nel 2002, a soffiare sulla bellezza di trenta candeline.
Diciamolo pure: se "Rajaz" dava un taglio più netto se confrontato con "Harbour Of Tears", ANAW è un album che si distingue meno da quelli precedenti, è più compilativo ed autocelebrativo (ci può stare nell’anno del trentesimo anno di attività) ma se Rajaz concentrava tutta la sua bellezza all'interno di 3-4 brani , nod è più omogeneamente attraente e gli spunti migliori sono più equamente distribuiti.
Le prime sublimi note della lunga title-track che apre il cd evidenziano subito il ruolo predominante che il flauto rivestirà lungo tutto l’arco del disco. Si tratta di un brano lungo ed abbastanza articolato che sa di lavanda francese, un profumo inebriante e delizioso ma anche ben conosciuto da chi, come me, ascolta i Camel da decenni; si rimane deliziati ma non si può fare a meno di notare numerose autocitazioni dal sapore The Snow Goose e quelle ancora più palesi che riportano alla mente il loro materiale più recente, soprattutto quello contenuto in "Harbour of Tears".
Il flauto gioca sicuramente un ruolo determinante: "The Miller's Tale" e "Squigely Fair" hanno proprio il sinfonismo e gli stacchi strumentali molto folky di HOT, sono due brani entusiasmanti e soprattutto il secondo raggiunge livelli qualitativi così alti che a conti fatti va considerato il momento più ispirato dell’album.
E poi c’è l’intima e delicata "A Boy’s Life" e la conclusiva "For Today", ispirata ai tragici fatti dello scorso 11 settembre, che è un crescendo di emozioni trasmesse dalla chitarra molto floydiana (soprattutto all’inizio) di Latimer. Per non dimenticare.... soprattutto.
Insomma, non posso dire di essere stato folgorato da uno dei tanti fulmini di questa pazza estate 2002 (meteorologicamente parlando), perché "ANAAW" è esattamente ciò che mi aspettavo dai Camel in fatto di qualità ma anche di contenuto. Nessuno in questo momento ha la capacità di fondere folk, prog e chitarra blues come sanno fare i Camel...forse perché nessuno ha un leader che si chiama Andrew Latimer.
Se nel 1999 c’era "Rajaz" ad aver prenotato la medaglia d’oro come miglior prog release, nel 2002 c’è "A Nod And A Wink". Gli altri dietro.
Simple Pleasure ......
I don’t want to bother you describing my feelings every time a new Camel album come out. You only must know that I consider every new Camel release as the most important thing of that year from the musical point of view.
That’s even because in the last 10 years Camel came out with 3 studio releases only and few bands can afford a rhythm so slow.
Yes, last year the band provided to keep our faith alive with "The Paris Collection" even if I disagreed with their bad choice to include not the entire set . Everybody who attended those wonderful gigs know what I mean....
Anyway, after 3 years of studio silence and fans patience "A Nod And A Wink" is here, at last.
The opening title track immediately shows how much the flute will be strongly played in this album. In every note there is the well known Camel sound. There’s nothing you’ ve never listened before, ‘cause it’s not an album you didn’t expect from Camel, it’s very close to Harbour Of Tears in my opinion (much closer than to "Rajaz") due to the deep folk orientation.
My favourite track is certainly "Squigely Fair": from start to end, this song is a machine of growing emotions. Nobody ‘s able to mix folk, prog and a bluesing guitar as Camel can do.. probably because nobody has a musician like Andrew Latimer.
It was 1999 when Rajaz came out and booked the gold medal as the best prog release: this year there’s "A Nod And A Wink".....the others behind. Simple pleasure .....

Luca Alberici