Tre nomi: Terry Bozzio,
Tony Levin e Steve Stevens. Tre garanzie di alta qualità e tre background
di tutto rispetto. In particolare Terry Bozzio è in assoluto il mio batterista
preferito perché è la prova vivente di come le percussioni non servano solo
a scandire il ritmo alla musica, ma possano anche contribuire attivamente
ed in modo creativo all’economia dei brani, senza mai sconfinare nel solismo
irrazionale.
Rispetto al primo disco
molto più anarchico e d’improvvisazione, questo è strutturalmente più omogeneo
anche se comunque molto vario...sono presenti tracce di progressive, heavy,
fusion e flamenco, tanti ingredienti mescolati sapientemente. L’iniziale
"Dangerous" è potente ed ha un ritmo incalzante che mi ricorda
"Immigrant Song" dei Led Zeppelin mentre la successiva "Endless"
è un’autentica gemma, un mix di fusion e progressive di grande atmosfera.
"Tziganne" è la flamenco song del cd e proviene presumibilmente
dal materiale che Steve Stevens compose per il suo disco solista "Flamengo
a go go": l’approccio e la struttura sono infatti gli stessi.
Ma tutti i brani sono
al di sopra della media a tal punto che il cd può essere ascoltato tutto
d’un fiato senza annoiarsi; e credetemi che visto il tasso tecnico di cui
sono dotati il rischio che i 3 eccedessero in virtuosismi, era palese.
Non posso quindi che
raccomandare l’acquisto del cd sia per il calibro degli autori che per il
contenuto musicale di ottimo livello e rimango in attesa del terzo episodio
dei 3 moschettieri...