Avevano
tutto: un bravo cantante (Dave Meniketti), ottimi strumentisti e grandi
canzoni. Eppure gli Yesterday & Today, band di culto negli States, non
sono mai riusciti ad ottenere il largo successo che avrebbero meritato al
di fuori della madrepatria (Giappone sempre escluso naturalmente). La loro
discografia è ricca di album di grande valore (solo gli ultimi lavori prima
dello scioglimento avevano disegnato una parabola discendente) e "Black
Tiger" è certamente la punta di diamante: un concentrato di rock-blues
a stelle e strisce, dove al puro entertainment viene però sommato anche
un buon spessore artistico. "From The Moon" è una breve introduzione
di sola chitarra elettrica che anticipa la grande "Open Fire",
una killer track ad alto livello energetico con un ritmo molto sostenuto
e decisamente hard rock. La qualità della registrazione è fortunatamente
medio-alta e la separazione netta fra gli strumenti consente un ascolto
fluido anche in presenza di canzoni così adrenaliniche.
"Don't
Wanna Lose" rallenta l'andatura e la costruzione del brano prevale
sul ritmo fine a se stesso ma il brano si distingue positivamente soprattutto
grazie ad un ritornello molto easy-listening. In questo album più che in
altri è ben presente una vena tendenzialmente blues che si materializza
già in "Hell Or High Water" (in modo meno classico) per trovare
poi il suo apice in "My Way Or The Highway" calda e trascinante
grazie al basso ed alla chitarra in primo piano. Si può dire che è tutto
maledettamente al proprio posto, energia e melodia si miscelano in un cocktail
squisito e ben equilibrato. Solo la title-track delude ma in verità ha anche
la sfortuna di anticipare il vero gioiello dell'intero disco, "Forever"
che inizia riprendendo il tema iniziale di "From The Moon" e prosegue
con la stessa intensità e ritmo di "Open Fire" ma con un ritornello
da urlare a squarciagola ed un assolo di chitarra straordinario. Qui parliamo
di Top song assoluta in ambito rock. L'album si chiude poi, come da tradizione
anni '80, con "Wind Of Change", un lentone tutt'altro che scontato
e banale, cantato con molta passione e trasporto da Dave Meniketti.
L'ascolto
dell'album è, naturalmente, consigliato a tutti gli amanti del rock'n'roll
e mentre scrivo si fanno sempre più insistenti le voci di una possibile
reunion: il concerto che hanno recentemente tenuto ne è la conferma...staremo
a vedere.