- Il progetto
Blackfield nasce nel 2004 dalla collaborazione tra Steven Wilson (Porcupine
Tree, ecc.) ed il musicista israeliano Aviv Geffen. L'intento è,
fin dall'inizio, quello di muoversi in territori pop-rock abbastanza orecchiabili,
senza per questo rinunciare al gusto, alle armonie ed a qualche isolata
schitarrata, insomma al trademark Porcupine Tree. Mettiamola così,
se Porcupine Tree fosse una marca di sigarette, i Blackfield potrebbero
esserne la versione super-lights.
"II" ricalca sia la conformazione che la qualità dell'omonimo
disco d'esordio un disco nel suo genere bellissimo, agevolmente fruibile,
intenso e malinconico proprio come il suo predecessore: ritroviamo le melodie
semplici, costruite su pochissimi accordi ma dannatamente efficaci, la chitarra
acustica, utilizzata spesso in fase di accompagnamento, mentre l'elettricità
viene usata diffusamente solo in episodi isolati come nell'iniziale "Once"
e nella movimentata "Epidemic" dal finale trascinante.
Lo strumento più caratterizzante alla fine risulta essere il pianoforte,
che scandisce il motivo di quasi tutti i brani con una scelta mirata di
note gravi, che contribuiscono fattivamente proprio a creare quel costante
alone di malinconia che impregna il disco e lo accompagna per l'intera durata.
L'unica vera novità è forse il minor contributo in fase compositiva
di Steven Wilson che ha lasciato ad Aviv l'incombenza di scrivere un buon
70% del materiale. Ottimo lavoro, visto che a conti fatti, solo "Miss
U" e "Where Is My Love" possono considerarsi episodi sottotono,
sebbene i brani migliori siano concentrati all'inizio ed alla fine del disco,
secondo un'acuta distribuzione che mira a dare un'ottima impressione iniziale
ed a lasciare un ricordo positivo.
Come avrete capito, nulla da dire sull'impatto emozionale della musica,
ma una parentesi sulla validità artistica di questo disco va comunque
aperta: il forte appeal che ciascun brano esercita sull'ascoltatore, l'estrema
velocità con cui le canzoni vanno al dunque e la semplicità
delle loro linee melodiche renderanno piacevolissimi i primi 20/30 ascolti,
poi inevitabilmente subentrerà l'assuefazione.
Insomma, un disco che forse dopo due mesi metterete da parte, ma intanto
godetevi sessanta giorni di impareggiabile intrattenimento.
Blackfield is the
project led by Steven Wilson and Aviv Geffen, a joint-venture born in
2004. "II" is the second album to date. It's musically very
similar to the debut album though most of the songs have been written
by Aviv this time. |
A super-light version
of Porcupine Tree. It's basically a pop-rock album with a deep melancholic
vibe, inspired choruses and simple but effective melodies. |
Deep emotional music,
well-played. A strong appeal coming from all the tracks. No weak tracks.
|
Maybe "II"
won't lie inside your-cd recorder longer than few months. That happens
to most of the easy-listening albums. |
"Once"
"Epidemic"
"My Gift Of Silence"
"Some Day"
"End Of The World" |
"II" is
a recommended effort for a great but not long-lasting entertainment. |
Luca
Alberici
Have
you a different point of view? Please write
me !!!