BIG BIG TRAIN - GATHERING SPEED (2004)

 

 

 

 

UNITED KINGDOM
GENRE: PROG
LABEL: TREEFROG
WEBSITE:  OFFICIAL BBT
REVIEWED: 2004 MARCH 15TH
RATING: 70/100
Il gruppo inglese capitanato da Gregory Spawton si riaffaccia sul mercato discografico con il suo quarto disco dopo l'uscita di "Bard" nel 2002 che, ricordo, fu presentato a pubblico e critica come il probabile canto del cigno a causa dello scarso riscontro, anche economico, sino a lì ottenuto e del naturale sconforto che ne era derivato.
L'uscita di "Gathering Speed" dimostra che i dubbi sul proseguimento della carriera dei BBT sembrano essersi dissolti: l'album, ispirato alle gesta eroiche di un pilota della flotta aeronautica inglese che cadde in battaglia nei cieli britannici nell'estate del 1940, esibisce un rock progressivo moderno ma di forte derivazione floydiana e per lunghi tratti contaminato dal folk pastorale come da tradizione anglosassone. "Fighter Command" e "High Tide, Last Stand" sono brani più che discreti, costruiti su un sottofondo malinconico anche se non impressionano e "The Road Much Further On" mantiene le medesime caratteristiche ma si fa apprezzare ancor di più per alcuni momenti strumentali di buon livello emozionale. Discreta anche la pendragoniana "Pell Mell". Il punto debole di questo lavoro non è tanto nella forma quanto nei contenuti: passino le sterili derivazioni riconducibili alla scena neo-progressive inglese anche perché veramente in pochi oggigiorno alzerebbero la mano per chiamarsene fuori; piuttosto manca la continuità nella proposta di spunti realmente vincenti e convincenti. La vera novità è rappresentata dall'inserimento nella formazione del cantante Sean Filkins, in verità dotato di una voce abbastanza anonima ed incolore, benché discretamente impostata; nelle circostanze in cui deve raggiungere tonalità più alte (come in "Pell Mell") diventa però quasi imbarazzante. Ogni tanto gli si affianca l'ottima voce femminile di Laura Murch e gli altri musicisti se la cavano dignitosamente, pur senza particolari acuti degni di menzione.
"Gathering Speed" non può essere considerato un album al di sopra della media e per questo rischia di passare del tutto inosservato, tuttavia contiene degli apprezzabili spunti da non sottovalutare. Un passo avanti rispetto a "Bard" è stato comunque fatto..
As they wrote on their website, Big Big Train's future seemed really uncertain after "Bard" two years ago. Now the english band comes out with a new release washing away all the doubts. "Gathering Speed" is a concept album, inspired by the story of a heroic fighter pilot who died during the battle of Britain in 1940. As obvious consequence the major feeling is sadness and melancholy. Musically it shows a melodic progressive rock mainly in the vein of Pink Floyd and all their english sons, that is Pendragon, Mostly Autumn and so on. It's also prevailing a strong folk contamination, typical of english tradition. "Fighter Command" and "High Tide, Last Stand" are good tracks with good melodies and feeling; "The Road Much Further On" is even better thanks to some beautiful synphonic keyboard solos. The pendragonian "Pell Mell" is not bad but nothing more. The new singer Sean Filkins has a good voice, well pitched, though a little in trouble when he tries to reach high tonalities.
Overall, "Gathering Speed" is a step forward, if compared to "Bard" and BBT is really not a band to undervalue in the neo-prog scene.

Luca Alberici