BELIEVE
HOPE TO SEE ANOTHER DAY (2006)

POLAND
GENRE: PROG
LABEL: GALILEO
WEBSITE: Mirek Gil Official
REVIEWED: 2006 JULY 28TH
RATING: 75/100
 

 

Per chi non lo sapesse, Mirek Gil è stato il chitarrista dei polacchi Collage che nel corso degli anni novanta riuscirono a varcare i confini del loro Paese esportando un brillante neo-progressive rock romantico a favore di chi non si accontentava dei soliti Pendragon ed Iq. Mirek dette il suo grande contributo al successo del gruppo grazie ai suoi assoli di chitarra di grande ispirazione ed incisività e certamente fu indimenticabile soprattutto la sua performance nel loro album di più grande successo, "Moonshine".
Sono ormai passati diversi anni durante i quali i Collage hanno addirittura avuto il tempo di reincarnarsi nei Satellite e di realizzare due dischi, ma senza il nostro Mirek che solo adesso rispunta dall'anonimato con questo nuovo progetto chiamato Believe ed un debutto intitolato "Hope To See Another Day". Nella nuova avventura, Mirek è accompagnato da cinque musicisti tra cui, curiosamente, una violinista giapponese.
La mia curiosità, come, presumo, quella di tutti coloro che apprezzarono i Collage, era di verificare quanto Mirek si fosse portato dietro del bagaglio stilistico dello storico gruppo: dopo un attento ascolto, direi poco, abbastanza poco anche perché i tempi sono cambiati ed avrebbe senz'altro avuto poco senso riproporre gli stessi stilemi.
Innanzitutto va detto che siamo sempre in territorio rock sinfonico raffinato ma molto quadrato ed in parte prevedibile con qualche tentazione hard-rock e con un peso delle tastiere decisamente più trascurabile in favore di una maggiore presenza della chitarra e del violino come unica alternativa in fase di assolo.
"What is Love" impressiona subito favorevolmente grazie al suo tema principale ed ai ricami strumentali di violino. Durante i suoi sette minuti abbondanti si aprrezza anche un bell'assolo di chitarra finale. Ottima canzone anche se non sono da meno neanche "Don't Tell Me" ma più che per il refrain un po' anonimo, per il crescendo strumentale con protagonista il violino e la graziosa melodia di "Needles In My Brain" che tuttavia non trova nel cantante Tomek Ròzycki un degno alleato.
"Coming Down" non ha addirittura nulla da spartire con il prog, spostandosi più verso il rock americano e l'Aor d'autore con tanto di ritornello insipido e discreta base ritmica. Molto meglio la semplice leggerezza di "Pain" che evoca i primi Pineapple Thief.
Pensavate di trovare maggiori aderenze con i Collage ? Beh, spiace deludere ma l'unico accostamento è chiaramente avvertibile solo nella parte finale di "Liar" e nella title-track, entrambe epiche e pompose come fu "Wings In the Night" ma con troppa chitarra per essere scambiate per due bonus tracks nascoste di "Moonshine".
Nel complesso un buon ritorno sulle scene di Mirek, non privo di difetti e di qualche passaggio a vuoto, ma che conferma che certe attitudini a scrivere musica di qualità non si scordano cosi' facilmente. Bravo Mirek.
For those who didn't know, Mirek Gil was Collage's guitar player when the polish symphonic rock band caught an international success during the nineties. Mirek gave his great contribution with really wonderful and inspired guitar solo's and nobody has never forgotten his impressive performance on "Moonshine" album.
Believe is the new Mirek's project, featuring others five musicians, including a female violin player. Before listening "Hope To See Another Day" I was curious to know how much of his Collage experience he brought to this new project. I must say not much !
The new Mirek's way is symphonic rock with few keyboards lines and much more guitar and violin with some hard-rock touches. "What Is Love" is a positive starting thanks to its main theme and violin inserts; seven minutes of great music and a stunning guitar solo in the middle. Also "Don't Tell Me" is a good song and always thanks to the final symphonic crescendo with beautiful violin themes. "Coming Down" has almost nothing to do with progressive rock and moves to U.S. rock and Aor with a quite unuseful chorus; I think the easy listening of "Pain" is much better.
Did you think to find more comparisons to Collage music ? I'm really sorry to have disappointed your expectations but only the final part of "Liar" and the whole title-track have something to do with Collage. Both are epic and pompous as "Wings In The Night" was, but they have too much guitar lines to be confused for two ghost tracks hidden inside "Moonshine".
No doubt, "Hope To See Another Day" is a very good come-back of an impressive and inspired guitar player. Well done Mirek !!

Luca Alberici

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