Sorpresa, ammirazione
e soddisfazione ….questi sono i sentimenti che in ordine sparso ho
provato durante i primi ascolti di "Depois Do Fim" (in italiano
"Dopo la fine") dei brasiliani Bacamarte. E vi confesso che non
mi capita così tanto spesso….
Il gruppo gravita attorno alla figura carismatica di un vero virtuoso dello
chitarra come Mario Neto, che in questo disco suona anche il violino e stilisticamente
si colloca in area prog classico-sinfonico mai troppo elaborato, ma neanche
mai così sempliciotto
Il disco esce originariamente nel 1977 ma viene stampato e pubblicato solo
3 anni dopo e sfortunatamente rimane l'unica testimonianza discografica
del gruppo; "sete citades" uscito qualche anno dopo è più
un album solista del leader Mario Neto oltreché decisamente meno
progressivo.
L'inizio è affidato ad "Ufo", uno dei brani prog strumentali
più affascinanti che ricordi, con un onnipresente flauto quasi morriconiano.
Accanto ad un signor chitarrista come Neto non poteva mancare una signora
cantante come Jane Duboc che nei suoi sporadici interventi vocali (in lingua
madre) si dimostra come una delle voci femminili più dotate dell'intero
panorama progressivo mondiale. Un disco d'altri tempi, carico di irresistibile
fascino, melodie sublimi e malinconiche. Oltre all'opener "Ufo",
"Ultimo Entardecer" è un altro episodio che ricordo con
grande piacere, mentre "Controversia" abbandona lo stile predominante
proponendoci un prog più vicino a gruppi del passato come Elp, banco
ecc, con un approccio più jazz e più elaborato.
Momenti più elettrici e ritmati alternati a pause più rilassate,
intime ed atmosferiche di chitarra acustica fanno di "Depois du fim"
una deliziosa opera di progressive sinfonico tipicamente latino con contaminazioni
folk che, senza sgomitare troppo, trova spazio nel novero dei 20 dischi
prog più belli partoriti negli ultimi 20 anni e senza dubbio nei
5 migliori di sempre in area sudamericana. Devo aggiungere altro ?? Da avere
assolutamente ….
Surprise,
admiration and satisfaction… these are the randomly sensations I felt
when I listened to this album for the first time. The band is from Brazil
moving around the charismatic Mario Neto, absolutely an excellent guitarist
(he also plays violin). "Depois do fim" (in english "After
the end") originally came out back in 1977 but printed and released
three years later and it's the only Bacamarte release, followed by "Sete
citades" that however must be considered as a solo album by Mario Neto.
The band plays a classical and synphonic progressive rock trespassing only
sometimes these borders for a more elaborate and jazz prog as in "Controversia".
The opener "Ufo" is certainly one of the most beautiful instrumental
prog tracks I've ever heard with a gently and morriconian flute. "Ultimo
Entardecer" is another great track, maybe the best one.
No doubt !! It's a delicious progressive opera, finding its right place
among the 20 best albums of all times and among the 5 best albums of southamerican
area.
Absolutely must have !!!