Come annunciato dopo
l’uscita di "The Dream Sequencer" dallo stesso leader Arjen Lucassen,
la seconda parte del concept "Universal Migrator" sarebbe stato
differente e più orientato verso territori progressive metal. Così è stato.......purtroppo.
Lo stuolo di guest-singers
e guest-musicians è sicuramente di primo piano: Bruce Dickinson (Iron Maiden),
Russel Allen (Symphony X), Andi Deris (Helloween), Fabio Lione (Rhapsody),
Timo Kotipelto (Stratovarius) e fra gli strumentisti troviamo Ed Warby (Gorefest),
Michael Romeo (Symphony X), Gary Wehrkamp (Shadow Gallery) ed i "soliti"
Clive Nolan ed Erik Norlander. Vista la premessa, ancor prima che lo ascoltassi
il mio pronostico non era dei più positivi ed effettivamente l’album non
mi ha soddisfatto quanto la prima parte "Dream Sequencer". La
base ritmica di tutti i brani è quasi power-metal e questo è sufficiente
a rendere l’idea.
Lucassen ha dimostrato
in passato di essere un ottimo compositore ed esecutore e ritengo che la
sua vena creativa sia assolutamente sprecata se messa al servizio di brani
strutturalmente così heavy metal.
L’auspicio è che questo
secondo cd della serie, pubblicato separatamente dal primo, incassi meno
e che quindi le esigenze commerciali indirizzino la musica degli Ayreon
verso sonorità a me più congeniali. Bocciato sì ma gli concedo la quasi
sufficienza sulla stima.
Arjen
had announced that the second part of " The Universal Migrator "
would have been oriented towards progressive-metal territories more . Unfortunately
he kept his promises. The is mostly almost power-metal. Lucassen showed
us to be a very good songwriter in the past .....so I think these kind of
heavy metal releases undervalue his creativity. There are no highlights
inside. I’m sorry Arjen but I hope this second chapter will sell less than
the previous one.