AT WAR WITH SELF
TORN BETWEEN DIMENSIONS (2005)

U.S.A.
GENRE: PROG
LABEL: FREE ELECTRIC SOUND
WEBSITE: Glenn Snelwar official
REVIEWED: 2005 APRIL 8TH
RATING: 80/100

 

At War With Self è un nuovo progetto artistico a formazione triangolare che vede coinvolti Glenn Snelwar (chitarra, mandolino e tastiere), Michael Manring (basso) e l'ex batterista di Warlord e Fates Warning, Mark Zonder.
Con mia grande sorpresa (perché difficilmente mi appassiono delle formazioni triangolari e strumentali) "Torn Between Dimensions" è un album capace di regalare forti emozioni, superiori anche a quelle provate ascoltando i Gordian Knot con i quali, lo ricordiamo, Glenn Snelwar aveva collaborato.
E' un album interamente strumentale che sa coniugare molto bene virtuosismo , complessità delle trame ed estrema godibilità. E' un ambizioso viaggio sonoro nei meandri di una dimensione surreale ed indefinita, una sapiente rappresentazione musicale di un'allucinazione che ti costringe all'ascolto per tutta la sua durata grazie ad una tensione emotiva sempre al massimo e la quasi totale assenza di cedimenti di qualità.
Qualsiasi rigida definizione per descrivere questo disco risulterebbe forse uno sterile esercizio critico: pur non osando mai nella direzione di una spesso poco digeribile sperimentazione sonora, ha il grande merito di ricercare costantemente la fusione di stili e di atmosfere molto diverse tra loro. Infatti Jazz, fusion, progressive metal e post-rock sembrano qui convivere con estrema naturalezza.
Trovo altrettanto difficile estrarre qualche episodio particolare da un disco che brilla per la sua straordinaria omogenità e continuità di rendimento, ma segnalo comunque le due parti di "A Gap In The Stream Of Mind" (a mio parere il vero cuore pulsante del disco), le splendide trame acustiche di "Coming Home" ed il grande potere ipnotico di "The Event Horizon".
Un disco che considero una delle prime graditissime sorprese di questo inizio di 2005, destinato a diventare un autentico must per gli appassionati dei Gordian Knot, dei Fates Warning di "Perfect Symmetry" e dei Kopecky, ma che ammalierà anche chi è poco avvezzo alle cervellotiche evoluzioni strumentali di una formazione triangolare, per di più americana !!
At War With Self is a new music project from U.s.a. where three well-known musicians are involved: Glenn Snelwar (guitar, mandolin and keys), Michael Manring (bass) and the Warlord/Fates Warning ex-drummer Mark Zonder.
Generally I've never been so fond of american instrumental progressive rock where both skillness and overall complexity usually come first of all the rest.
So when I listened to "Torn Between Dimensions" I couldn't believe my ears because it has a magnetic power to gather around itself skilled executions, quite complex themes and deep enjoyment. In a few words this is the triumph of a certain kind of instrumental and bizarre progressive rock.
It's an ambitious music trip through the meanders of an unreal and indefinite dimension, maybe the description of an hallucinatory experience where the tension is so high that the listener is compelled to live it in its entirety.
Jazz, Fusion, progressive metal and modern post rock seem to live together here and I'm in trouble to pick up the best tracks: I think the two parts of "A Gap In The Stream Of Mind" are the true beating heart of the work but I also recommend a deepened listening of "Coming Home" and "The Event Horizon".
A great release and definitely one of the best of 2005, especially for fans of Gordian Knot, Fates Warning ("Perfect Symmetry" period) and Kopecky.

Luca Alberici

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