Gli Aton's sono un
gruppo italiano nato a Torino nel lontano 1977 per volere di Pietro Ratto
e Vito Frallonardo, gli unici superstiti della prima formazione. Dalle note
biografiche del sito ufficiale leggo che il nome della band deriva dalla
passione di Pietro per l’Egitto, poiché Aton era una divinità adorata dal
faraone Amenofi IV. E non dimentichiamoci che a Torino ha sede uno dei più
importanti musei della civiltà egizia.
"Capolinea"
è l'album dell'addio al music business, il canto del cigno (o della Sfinge
se preferite) ed è composto da materiale che per varie ragioni è sempre
rimasto nell'angolo più nascosto del loro cassetto. Ma non pensiate male,
perché non siamo al cospetto di un contenitore di scarti o di vecchie canzoni
abortite, anzi vi anticipo che la peggiore di queste raggiunge tranquillamente
una meritata ed abbondante sufficienza.
L'album comincia con
un'introduzione di organo "ecclesiastico" che apre la strada a
"Star" un brano con una ritmica molto sostenuta ed un basso molto
pompato, mentre con la successiva "La fanciulla e l’albero" gli
animi si tranquilizzano grazie ad un bel giro melodico di chitarra avvolgente
e molto melodica, alla "Kayleigh" per intenderci.
"All'ingresso"
è un altro intermezzo di organo e serve ad introdurre il brano migliore
del disco, "Il fratello" che si eleva abbastanza nettamente sugli
altri brani grazie ad un motivo trainante molto azzeccato ed elegante e
ad un tastierismo pomp alla Asia. Anche le liriche qui non sono niente male.
La seconda parte del disco è invece leggermente sottotono rispetto alla
prima con l’unica eccezione rappresentata da "Come me" che stilisticamente
riprende le sonorità ascoltate in "Il Fratello"
Pur non raggiungendo
vette elevatissime di ispirazione, "Capolinea" è certamente un
bel disco di rock italiano, molto lineare con qualche venatura prog che
verrà sicuramente gradito sia dai prog fans che da coloro che sono più inclini
ad un rock semplice ed orecchiabile.
Mi hanno insegnato
che i mezzi di trasporto che arrivano al capolinea, dopo una breve pausa
riprendono la loro marcia per un altro giro: auguriamoci che sia cosi anche
per gli Aton's.
Aton’s
is an italian band from Turin. It was born in 1977 thanks to Pietro Ratto
and Vito Frallonardo, the original and survived members. The name Aton’s
derives from Pietro’s deep passion for egyptian culture and history: infact
Aton was a divinity adored from Amenophi IV.
"Capolinea"
is the italian translation of terminus and let us understand that it’s unfortunately
the last Aton’s album. It contains a couple of songs the band never used
for their previous albums. Please don’t misunderstand my words, they’re
not rejected songs and rather the worst one is a good song.
An
ecclesistic organ starts the album followed by "Star" a very strong
rock song with pumping bass and a good vocal performance. My favourite track
is "Il fratello" ("The brother") having a beautiful
and elegant leading tune and a very pomp keyboards playing (a-la Asia).
The
entire album never reaches high peaks of inspiration (except "Il fratello"
of course) but it’s certainly a good rock album with prog traces that will
be appreciated from both prog and easier italian rock fans .
When
I see a bus reaching the terminus, usually it stands still for a while and
then make a new round. Let’s hope the same for Aton’s...