- Avete ascoltato fino
alla nausea ed amato follemente le sublimi melodie di "Moonmadness"
dei Camel ? Pensate che il romanticismo sinfonico dei Camel sia quanto di
meglio il prog inglese abbia partorito negli anni settanta ? Bene, allora
certamente conoscerete già gli Asia Minor; viceversa, i più
distratti dovranno provvedere al più presto a colmare l'imperdonabile
lacuna perché questa band franco-turca sarà capace di rinverdire
il vostro folle e mai sopito amore per l'accoppiata Latimer/Bardens senza
che questa considerazione sia un limite allo spessore artistico degli Asia
Minor . "Between Flesh And Divine", per la cronaca il loro secondo
album dopo "Crossing The Line" datato 1979, non è una sterile
copia dell'universo cameliano, ma ne assorbe solo l'essenza senza fotocopiature
imbarazzanti. Il flauto suonato da Eril Tekeli è l'assoluto protagonista
dei sei brani proposti ed insieme alle tastiere di Robert Kempler disegna
motivi malinconici e ad alto contenuto romantico attento a non sconfinare
mai nella banalità. In tal senso, se avessi ignorato la loro provenienza
geografica, li avrei inseriti ad occhi chiusi nella scena sinfonico/romantica
tedesca a fianco di Amenophis, Tibet e Rousseau. Tuttavia l'incontestabile
somiglianza con i Camel non si limita solo a questo: anche le tonalità
basse e malinconiche della voce di Setrak Bakirel sono identiche a quelle
del mai troppo compianto Bardens. Forse l'unica differenza è determinata
da una presenza meno cartterizzante della chitarra solista, che in questo
disco si limita a qualche breve ed abbastanza sporadico intervento che non
da mai la sensazione di prendere per mano i destini dei brani. L'iniziale
"Nightwind" è un biglietto da visita che impressiona favorevolmente
sin dalle prime celestiali note. "Dedicace" e "Lost In A
Dream Yell" sono gli altri due momenti più efficaci del disco,
ma solo a causa di un improvviso eccesso di pignoleria di cui talvolta vengo
afflitto.
Si tratta senza dubbio di un album imperdibile per i fans dei Camel, per
tutti gli altri un brillante e consigliatissimo tassello della scena progressive
sinfonico-romantica degli anni settanta.
- Do you think that earlier
Camel had been the brighest way to make progressive rock in England during
the seventies ? Did you fall in love with "Moonmadness" back in
197x? Well, I'm sure most of you already know Asia Minor and who doesn't,
will be compelled to fill the gap. "Between Flesh And Divine"
is the second album of this french/turkish band after having released "Crossing
The Line" in 1979. This wonderful album will be able to renew your
insane love for Latimer/Barden music. Fortunately it is not an embarassing
photocopy: the flute played by Eril Tekeli rules the game all over the six
tracks and together with the keyboards of Robert Kempler, paints a mellow
picture full of melancholic and romantic contents, with some spacey athmospheres.
For this reason, if I had ignored the country they come from, I could have
placed them inside the german prog scene near to Amenophis, Tibet and Rousseau
(ooppss, they were all from Musea label ..is it a coincidence?).
"Nightwind", "Dedicace" and "Lost In A Dream Yell"
are my favourite tracks but the whole album is an absolutely masterpiece.
Recommended !!!
Luca
Alberici
Have
you a different point of view? Please write
me !!!