"Estrazioni"
sembra proprio essere (e probabilmente è nato con questo obiettivo)
il disco adatto per presentare gli Arti & Mestieri ad un neofita del
prog in una sorta di rivisitazione delle gesta passate. Esso contiene infatti
alcuni classici del gruppo piemontese ed altre vecchie composizioni lasciate
per anni nel cassetto affiancate ad altrettante più recenti come
ideale trait d'union tra passato e presente.
Inoltre, il disco esce in un momento molto favorevole per il gruppo di Beppe
Crovella e Furio Chirico che sembra aver ritrovato una seconda giovinezza
ed un ritorno di interesse da parte del pubbico, dimostrato anche dalla
loro intensa ed acclamata attività concertistica in diverse parti
del globo.
Le nuove composizioni si integrano molto bene con quelle più passatelle
come "Gravità 9:81" ed "Alba mediterranea" (anche
perché a queste ultime è stato regalato un vestito più
moderno), a tal punto che un ascoltatore dell'ultima ora non riuscirebbe
a mio parere a distinguerle.
"Estrazioni" è un album molto omogeneo dal quale non manca
di emergere la vera dimensione musicale degli A&M sempre in bilico tra
rock progressivo latino e jazz, con queste due anime musicali che talvolta
convivono pacificamente, mentre in altre occasioni ("Flautofonie"
e "Prometeo") si ritagliano un loro spazio incontaminato e ad
elevato tasso sperimentale. Difficile comprendere quale dei due generi sia
stato il loro vero primo amore e forse non è cosi importante come
invece sembra essere la constatazione che gli Arti e Mestieri sono stati
autentici maestri nel farli compenetrare a vicenda.
"Estrazioni" è il disco ideale per chi vuole scoprire la
magia della musica di questo gruppo in una veste più moderna ma dalle
emozioni rimaste intatte nel tempo.
The latest studio album
called "Estrazioni" seems to be a good starting point to introduce
Arti & Mestieri's music to a young progressive rock lover: it features
some rearranged classics of this great italian band as well as newer songs,
plus some oldies never published before.
Besides this album comes out while Beppe Crovella and Furio Chirico are
living a second youth and a return of interest from the audience. The recent
sold-out tour dates all around the world are clear evidences.
It's so pleasant to listen to "Gravità 9:81" and "Alba
mediterranea" with their new dresses: as usual jazz and prog are the
two souls of their music and maybe nobody will never understand which of
them was the first love of the band.
Prog and Jazz live together in most of the tracks, while in "Flautofonie"
and "Prometeo" they're free to express themselves in solitude.
It's a recommended album to know how Arti & Mestieri play in the new
millennium or to find for the first time one of the best and underrated
acts of the italian seventies.