ANYONE'S DAUGHTER
ADONIS (1979)

GERMANY
GENRE: PROG
LABEL: WMMS
WEBSITE: official AD
REVIEWED: 2003 JULY 2ND
RATING: 90/100
Può sembrare superfluo presentare gli Anyone's Daughter a coloro che stravedono per ciò che la Germania progressiva ha partorito dalla fine degli anni settanta in poi. E' stata forse la band più conosciuta, prolifica e probabilmente di maggior successo. Divinamente sinfonici, grandiosamente spaziali e raffinatamente romantici, le prime definizioni che mi vengono in mente.
"Adonis" è stato il primo saggio della loro incredibile vena creativa, un album uscito nel 1979 e che gravita attorno alla lunga omonima suite che originariamente occupava per intero il primo lato del caro vecchio vinile. Trattasi di ben 24 minuti di estasi progressiva suddivisi in quattro parti concettualmente collegati. La maestosità dell'hammond e delle tastiere, l'incredibile lavoro di basso e la qualità sopraffina delle trame musicali fanno di questa suite una delle più riuscite dell'antologia progressive. E' francamente difficile rimanere insensibili di fronte a "Come Away", un fine esempio di romanticismo e sinfonismo di rara intensità emotiva.
"Blue House" è invece un evidente tributo ai Camel di "The Snow Goose", un brano strumentale malinconico dove la chitarra di Uwe Karpa fa magnificamente il verso a quella di Latimer, supportata poi nel finale dalle tastiere di Matthias Vemer. Ci pensa poi "Sally" a dare un tocco di allegria maggiore: il pianoforte molto ritmato e l'assolo di sax rendono quasi ballabile il brano in questione.
Chiude l'album "Anyone's Daughter" con il suo incipit sinfonico di grande atmosfera seguito da un finale a dir poco eccitante di chitarra e hammond.
Disco bellissimo, insomma, che è stato a mio parere maltrattato ingiustamente dalla critica e che rappresenta quanto di meglio si potesse ascoltare in Germania in quegli anni.
It's totally superflous to introduce this wonderful band to any fan of german progressive rock of late seventies/eighties.
Anyone's Daughter maybe was the the most popular, the most prolific and successful band in Germany those years. I could describe their music as divinely synphonic, greatly spacey and refinedly romantic: that's really what I want from prog and that's why I really love them.
"Adonis" is AD's first album which was released in 1979: it moves around the long eponymous suite which originally filled the whole first side of old vinyl. It's 24 minutes long and it's one of the most inspired suite ever written. There are tons of hammond, keyboards, an incredible bass work and fine melodies. No adjectives more, please simply listen to it !! "Blue House" is a clear tribute to Camel ("The Snow Goose" era): it's a very intense and melanchonic instrumental track where Uwe Karpa's guitar seems like Latimer's one, supported by a dreamy Matthias Vemer keys at the end. "Sally" is an amusing and almost danceable track played with funny and rhythmical piano and saxophone. The classic and really exciting "Anyone's Daughter" ends the album.
Overall a wonderful album and absolutely recommended to any prog fan close to synphonic and romantic side of progressive rock.

Luca Alberici