ACT
LAST EPIC (2003)

SWEDEN
GENRE: PROG-METAL
LABEL: ATENZIA
WEBSITE
REVIEWED: 2002 AUGUST 29TH
RATING: 85/100

 

 

Ho atteso con trepidazione l'uscita di questo nuovo lavoro degli Act, principalmente nella speranza che la band svedese confermasse quanto di buono era emerso dai primi due dischi. Le mie aspettative non sono affatto andate deluse: "The Last Epic" mi ha confermato con decisione che gli Act sono il gruppo di prog-metal melodico più sofisticato ed intelligente attualmente in circolazione, un'affermazione che può apparire forte ed impegnativa ma ben suffragata da tre album di grande spessore artistico. Degli Act adoro la sapienza ed il gusto con i quali sanno mischiare solide basi di chitarre (abilmente congegnate da Ola Andersson), cambi di tempo fluidi ed ariosi ed una spiccata melodicità quasi Pop/Aor: ne vien fuori un incrocio ben equilibrato tra Dream Theater, Queen e Robby Valentine.
Gli Act sanno cioè essere molto robusti (anche se mai stupidamente aggressivi) come nell'opener "Wailings From A Building" ma sempre con una componente melodica prevalente, testimoniata dalla bellissima "Torn By A Phase". Il loro lato più aggrazziato e dolce si concretizza nelle note "Ted's Ballad", forse la mia ballad preferita in questo momento, cantata divinamente da Herman Saming. Come se non bastasse, in questo fine tessuto musicale gli Act riescono addirittura ad inserire ritmi reggae ed altre contaminazioni senza che risultino mai fuori luogo.
Insomma questa è fantasia, questa è classe oltreché capacità di gestire un successo che è facile prevedere in un crescendo continuo. Questo è soprattutto ( e non mi stancherò mai di sottolinearlo) un disco di prog-metal concepito ed eseguito con grande intelligenza: i Pain Of Salvation, Vandenplas e compagnia sono sempre più avvisati. Consigliato !!
I was waiting for a new Act album with unpatience and my expectations have been satisfied: "The Last Epic" is the third demonstration that this band from Sweden is the most clever and sophisticated european prog-metal "act". Why ? First of all because few bands can count on the fine guitar of Ola Andersson and the wonderful voice of Herman Saming; then because Act were always able to blend Dream Theater prog with Queen eccentricity and Robby Valentine poppy approach. I mean, they can be so hard as in the opener "Wailings From A Building", hard and really melodic at the same time (in the wonderful "Torn By A Phase") and more quiet ("Ted's Ballads" is my favourite ballad at the moment). That's fantasy, high class, that's the most clever approach to progressive metal, above all. Pain Of Salvation, Vandenplas and similar colleagues are more and more warned. Recommended !!!!

Luca Alberici