ACT
IMAGINARY FRIENDS (2001)

SWEDEN
GENRE: PROG-METAL
LABEL: MTM
WEBSITE
REVIEWED: 2002 APRIL 10TH
RATING: 85/100

 

Se suoni progressive metal e vuoi farti notare al grande pubblico, hai due possibilità: puntare sull’oggettiva qualità dei brani oppure su una maggiore personalizzazione del genere facendo uso di contaminazioni sonore. Gli Act hanno scelto di percorrere la seconda strada ma senza disdegnare la prima.
"Imaginary Friends" è il secondo album di questi ragazzi svedesi ed è stato costruito su un’evidente base progressive metal, mai troppo pesante e continuamente arricchita da contaminazioni sinfoniche e trovate strumentali più o meno bizzarre che danno varietà ed imprevedibilità al disco.
Ne vien fuori un album comunque di prog-metal ma intelligente e godereccio che si lascia ascoltare con piacere soprattutto nei brani ove si raggiunge l’equilibrio perfetto tra standard ed inventiva: l’iniziale "Take It Easy" , "Hippest Flop" ed "A Supposed Tour" sono solo alcuni esempi. I cambi di tempo sono frequenti ma anche ben amalgamati e favoriscono l’introduzione di questi intermezzi, a volte molto estrosi alla Queen ("Biggest Mistake"), a volte più cervellotici alla Flower Kings ("Svetlana"); ma i dettagli non sono tanto importanti quanto il risultato nella sua globalità che raggiunge quotazioni ampiamente al di sopra di quelle dei loro colleghi.
Non ho ancora avuto il piacere di assaggiare il disco loro d’esordio e questo come-back mi ha convinto che forse è il caso di rimediare alla lacuna. I vari Ark e Pain Of Salvation sono avvisati: c'è un nuovo vicino di casa scomodo ed ambizioso. Proprio bravi !!!
If you play progressive metal and want to catch a wide audience interest , you have two ways: you can aim at a songs quality or give a personal interpretation making use of different sounds and moods . Act has chosen to walk the second way, but knowing the first well (you won’t find any bad song inside).
"Imaginary Friends" is the second album of these Swedish guys and it’s clearly built on solid but never too heavy prog-metal basis full of symphonic atmospheres and changes. Sometimes they sound like a prog metal version of Queen due to a similar approach , sometimes closer to Flower King’s complexity.
In my opinion that’s the right approach to progressive metal, able to satisfy everyone’s prog taste without boring. Their Prog metal colleagues as Ark, Pain Of Salvation and (why not?) Dream Theater are warned for the future !!! 

Luca Alberici