ABARAX
CRYING OF THE WHALES (2005)

GERMANY
GENRE: PROG
LABEL: INDEPENDENT
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REVIEWED: 2006 MAY 30TH
RATING: 75/100

 

Potrei occupare buona parte del commento su "Crying Of The Whales" degli Abarax, elencando lo sconfinato numero di gruppi, più o meno recenti, che ne hanno chiaramente influenzato la realizzazione, ma sarebbe noioso, poco elegante ed inutile, anche perché lo stesso discorso potrebbe valere per moltissime uscite recenti.
Iniziamo male ? Dipende dai punti vista: forse si, ma solo per il fatto che avrete già capito che questi 7 signori tedeschi propongono una musica per larghi tratti palesemente derivativa, anche se accompagnata da un'onesta e spontanea dichiarazione d'intenti.
Eppure vi diro' che, nonostante questo, a me il disco è piaciuto e neanche così poco, essendo uno di quei casi in cui l'assoluta mancanza di originalità non ne compromette affatto la bontà. Immaginate gli ultimi Pink Floyd ed i Mostly Autumn (da cui peraltro derivano a loro volta) ed aggiungete un tocco di musica d'ambientazione con una dose di tristezza e malinconia ancor più accentuata; ciò non stupirà poiché il substrato concettuale che anima i testi del disco è incentrato sull'annoso problema della salvaguardia delle balene che notoriamente ha sempre ispirato realizzazioni vicine alla musica di rilassamento del corpo e della mente.
I brani sono otto, come detto ridondanti di cliché e spunti già sentiti, ma tutti (nessuno escluso) abilmente assemblati e ciascuno contraddistinto da almeno uno spunto degno di tal nome: tra questi porrei alla vostra attenzione entrambe le parti di "Crying Of The Whales", "Whale Massacre" e le due ballate "Natures Voice" e "All These Walls".
Gli amanti del prog sinfonico romantico, delle familiari ritmiche floydiane e dell'ottimo solismo gilmouriano disseminato in ogni dove, sappiano che "Crying Of The Whales" non è una sterile ed inutile fotocopia e come tale merita una considerazione particolare. Consigliato.
I could write most of my review of Abarax's debut "Crying Of The Whales" listing the large number of progressive bands who have wielded a deep influence on it. But I think It would be boring, not so polished and totally useless.
Is this the beginning of a bad review ? Of course it depends which are your expectations: undoubtedly these seven german musicians play a derivative and not so original music, but they didn't hide behind it and, believe me, I like the music a lot !!
Try to imagine the latest Pink Floyd and Mostly Autumn mixed up with a certain kind of sad and melancholic ambient music; this approach to music is so well tuned with the concept based on the age-old problem of whales preservation.
"Crying Of The Whales" features eight lengthy songs, each one bringing an interesting cue: my favourites are the two parts of the title-track, "Whale Massacre" as well as the ballads "Natures Voice" and "All These Walls".
The true lovers of symphonic and romantic rock, the familiar Floydian atmospheres and the guitar playing a-la Gilmour-Latimer, must know that "Crying Of The Whales" is not an unproductive and useless copycat and so it's worthy of consideration.

Luca Alberici

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